BUSSOLENGO – Lunedì 31 ottobre i bambini vestiti e truccati a tema entrano gratis al Parco Natura Viva e durante la mattinata potranno partecipare al gioco “Animali da paura, zucche e divertimento”.
I bambini potranno aiutare le streghe a trovare gli ingredienti della pozione, risolvendo gli enigmi che ci sono in tutto il Parco Faunistico.
Durante la giornata potranno inoltre seguire il calendario “Animali in azione”: presso alcuni reparti che verranno segnalati sul calendario all’ingresso del Parco, potranno incontrare lo staff scientifico che approfondirà alcuni aspetti della biologia delle specie e potrà rispondere alle domande del pubblico.
Inoltre, come ogni anno in occasione di Halloween, il Parco Natura Viva ci ricorda il suo impegno nei confronti dei pipistrelli.
Questa volta la notizia riguarda l’ultima popolazione di pipistrelli delle Seychelles, quasi estinti a causa delle coltivazioni intensive. Per loro, il Parco Natura Viva sta per firmare un importante accordo con Seychelles National Parks Authority.
Grotte anguste con ampie fessure verticali, luce scarsa e insetti per cibo: non è uno scenario costruito in occasione della notte più paurosa dell’anno, ma l’habitat naturale dell’ultima colonia di pipistrelli delle Seychelles (Coleura Seychellensis), rimasti in meno di 50 a guardare la distruzione delle loro foreste sostituite dalle coltivazioni di cocco. Nel bel mezzo dell’oceano indiano, gli ultimi esemplari di questi microchirotteri sono distribuiti su due isole dell’arcipelago e contati una volta al mese dall’unica guida esperta del posto: prima che sia troppo tardi, il Parco Natura Viva di Bussolengo in collaborazione con Green Teen Team Foundation, sta per siglare un accordo con Seychelles National Parks Authority (www.snpa.gov.sc) per garantire un sostegno alla ricerca e alla conoscenza di questa specie.
“Sui pipistrelli delle Seychelles si sa davvero poco e questo non aiuta di certo le attività di salvaguardia”, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva. “Sono spariti nel giro di 50 anni quando ai primi del secolo scorso, è iniziata la corsa alle coltivazioni intensive. Eliminare il sottobosco con la deforestazione per loro è significato non trovare più gli invertebrati di cui si nutrono e fare i conti con la vite Kudzu, una piante infestante che chiude gli accessi alle loro grotte e ne altera la temperatura”. Si tratta infatti di una specie molto fragile, che esige condizioni di temperatura e stress molto restrittive anche per i ricercatori.
“Le prime fasi di progetto prevedranno di tamponare le emergenze: intanto affiancare all’unica guida permanente un maggior numero di esperti e aumentare le sessioni di conta. Poi, per progettare azioni più concrete, sarà necessario conoscere almeno il sesso di tutti individui e le loro abitudini alimentari”. Per i pipistrelli delle Seyschelles si tratta comunque di un tentativo disperato: “La preoccupazione più grande è quella di disturbare gli individui presenti nei vari siti e rischiare la perdita completa della specie”, conclude Spiezio.