Voltiamo pagina
RIVA DEL GARDA – “Voltiamo pagina – Riflessioni sulle radici della violenza di genere” è un cartellone di eventi di avvicinamento al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
È organizzato dalla biblioteca civica di Riva del Garda per la cura dell’associazione LuHa-ArtSurvivalKit e in collaborazione con la Fondazione Famiglia Materna di Rovereto (coordinamento di Emanuela Skulina).
Tre le serate, nei giovedì del 10, del 17 e del 24 novembre, sempre in biblioteca, dove per l’occasione e per tutto il mese sarà allestita una mostra bibliografica dedicata. Tutti gli appuntamenti iniziano alle ore 21 e sono ad ingresso libero.
Secondo i dati forniti nel 2015 dall’Istat, la violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso: 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri. Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%).
La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7% contro 19,6%), mentre quella sessuale più tra le italiane (21,5% contro 16,2%). Le straniere sono molto più soggette a stupri e tentati stupri (7,7% contro 5,1%). I partner attuali o ex commettono le violenze più gravi. Il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente. Gli autori di molestie sessuali sono invece degli sconosciuti nella maggior parte dei casi (76,8%).
Il 10,6% delle donne ha subìto violenze sessuali prima dei 16 anni. Considerando il totale delle violenze subìte da donne con figli, aumenta la percentuale dei figli che hanno assistito ad episodi di violenza sulla propria madre (dal 60,3% del dato del 2006 al 65,2% rilevato nel 2014). Le donne separate o divorziate hanno subìto violenze fisiche o sessuali in misura maggiore rispetto alle altre (51,4% contro 31,5%). Critica anche la situazione delle donne con problemi di salute o disabilità: ha subìto violenze fisiche o sessuali il 36% di chi è in cattive condizioni di salute e il 36,6% di chi ha limitazioni gravi. Il rischio di subire stupri o tentati stupri è doppio (10% contro il 4,7% delle donne senza problemi).
Emergono importanti segnali di miglioramento rispetto all’indagine precedente: negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3% all’11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti il 2006. È in calo la violenza sia fisica sia sessuale, dai partner e ex partner (dal 5,1% al 4% la fisica, dal 2,8% al 2% la sessuale) come dai non partner (dal 9% al 7,7%). Il calo è particolarmente accentuato per le studentesse, che passano dal 17,1% all’11,9% nel caso di ex partner, dal 5,3% al 2,4% da partner attuale e dal 26,5% al 22% da non partner. In forte calo anche la violenza psicologica dal partner attuale (dal 42,3% al 26,4%), soprattutto se non affiancata da violenza fisica e sessuale.
Alla maggiore capacità delle donne di uscire dalle relazioni violente o di prevenirle si affianca anche una maggiore consapevolezza. Più spesso considerano la violenza subìta un reato (dal 14,3% al 29,6% per la violenza da partner) e la denunciano di più alle forze dell’ordine (dal 6,7% all’11,8%). Più spesso ne parlano con qualcuno (dal 67,8% al 75,9%) e cercano aiuto presso i servizi specializzati, centri antiviolenza, sportelli (dal 2,4% al 4,9%). La stessa situazione si riscontra per le violenze da parte dei non partner. Rispetto al 2006, le vittime sono più soddisfatte del lavoro delle forze dell’ordine. Per le violenze da partner o ex, le donne molto soddisfatte passano dal 9,9% al 28,5%.
Si segnalano però anche elementi negativi. Non si intacca lo zoccolo duro della violenza, gli stupri e i tentati stupri (1,2% sia per il 2006 sia per il 2014). Le violenze sono più gravi: aumentano quelle che hanno causato ferite (dal 26,3% al 40,2% da partner) e il numero di donne che hanno temuto per la propria vita (dal 18,8% del 2006 al 34,5% del 2014). Anche le violenze da parte dei non partner sono più gravi. 3 milioni 466 mila donne hanno subìto stalking nel corso della vita, il 16,1% delle donne. Di queste, 1 milione 524 mila l’ha subìto dall’ex partner, 2 milioni 229 mila da persone diverse dall’ex partner.
«Voltiamo pagina – Riflessioni sulle radici della violenza di genere»
Biblioteca civica di Riva del Garda, nei giovedì del 10, del 17 e del 24 novembre, ore 21. Ingresso libero.
Primo appuntamento giovedì 10 novembre, «Essere maschi. Tra potere e libertà», incontro con Stefano Ciccone, fondatore del gruppo Maschile Plurale, un’associazione di uomini che si occupa attivamente di relazioni di genere e di parità, partendo dal suo libro omonimo (Rosenberg & Sellier, 2009).
Giovedì 17 novembre «Sorelle maggiori – Donne che hanno aperto la strada»: i racconti di vita di cinque donne che hanno cambiato la storia sono il punto di partenza per parlare della condizione femminile odierna tra lavoro, formazione, libertà e violenza, con Ornela Marcon e Federica Chiusole (progetto in collaborazione con Sara Filippi e Rocco Serafini).
Infine, giovedì 24 novembre «Eros, desiderio, distanza – La relazione con l’altro/a al di qua della violenza» è un dialogo a due voci del filosofo Salvatore Piromalli e della psicologa Maria Luisa Bonura a partire da letture di testi letterari sul tema della relazione tra uomini e donne, per riflettere insieme sulla costruzione di una cultura dell’incontro tra differenze libere. Letture a cura di Ornela Marcon. Durante la serata si presenterà il nuovo libro di Maria Luisa Bonura «Che Genere di violenza. Conoscere e affrontare la violenza contro le donne» (Erickson, 2016).
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