SAN FELICE DEL BENACO – La Polizia provinciale di Brescia sequestra e distrugge 100 kg di coregone. Multa di 2mila euro ad un pescatore per utilizzo abusivo di reti professionali senza licenza.
«Negli ultimi giorni – fa sapere la Polizia Provinciale di Brescia – sono stati intensificati i controlli per combattere i pescatori di frodo anche nelle acque del lago di Garda. Sequestrati e distrutti circa 100 chilogrammi di Coregone Lavarello. Sanzione amministrativa pecuniari di 2.000 euro ad un pescatore per utilizzo abusivo di reti professionali senza licenza».
Il sequestro è avvenuto a San Felice del Benaco.
Il fatto si verifica proprio pochi giorni dopo la decisione di prorogare fino a mezzogiorno di martedì 24 gennaio il divieto di pesca al lavarello, il coregone appunto.
L’obiettivo è favorire la riproduzione. Il provvedimento, già adottato anche nel 2015 e nel 2016, di fatto proroga di 9 giorni il divieto di pesca del lavarello o coregone, pesce amatissimo nella cucina di lago.
«Il provvedimento è stato preso – ha dichiarato al quotidiano veronese L’Arena il faunista della Provincia scaligera, il biologo Ivano Confortini – per consentire il completamento della riproduzione di tali pesci nel Garda. Analogo provvedimento è stato adottato dalla Regione Lombardia e si auspica lo sarà anche dalla Provincia Autonoma di Trento. Lo spostamento di 9 giorni è necessario per impedire che la specie sia catturata prima della deposizione delle uova ed evitare dannose mattanze poiché, in questo periodo di frega, i coregoni si raggruppano vicino a riva per deporre le uova. Infatti a causa di particolari e favorevoli condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato l’autunno e gli inizi dell’inverno, la deposizione delle uova, che normalmente inizia a Natale, è avvenuta con un ritardo di almeno 10-12 giorni. Perciò è opportuno posticiparne la data di apertura di pesca di questa specie, importantissima per l’economia del Garda, tanto da costituire da sola circa il 40 per cento circa del pescato complessivo che è pari a circa 400 tonnellate medie annue».
Il coregone è una specie “alloctona”, arrivata nel Garda dal 1917 e ormai diventata fondamentale per l’economia della pesca gardesana. per questo è importante tutelarlo.
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