DESENZANO – Tradizione, fotografia, musica e teatro per festeggiare la Santa patrona, a partire da domenica 22 gennaio. Ecco il programma.
Il Comune di Desenzano del Garda presenta una serie di iniziative per celebrare la patrona della città Sant’Angela Merici, il prossimo venerdì 27 gennaio.
Dalla tradizione alla fotografia, dalla musica al teatro: ricco di spunti di cultura e di riflessione, il programma di eventi per la santa patrona si aprirà domenica 22 gennaio nella Parrocchia di S.Angela nel quartiere delle Grezze, a poca distanza dalla casa dove la giovane era cresciuta, con la Messa solenne alle 10.30, presieduta da don Bruno Pozzetti e concelebrata dal parroco don Luigi Limina (fondatore della parrocchia) e dal parroco attuale don Damiano Busselli; la Messa sarà seguita da un pranzo conviviale in oratorio alle 12.30 (spiedo su prenotazione, telefono 030 9120175).
Nel giorno della ricorrenza patronale, com’è tradizione, il 27 gennaio un mazzo di fiori sarà posato sulla statua della santa, innalzata al centro di piazza Malvezzi nel 1782. La sera, alle 18.30, Messa solenne in Duomo presieduta dal parroco don Giovanni Ghirardi.
Sempre per la festa di Sant’Angela Merici sabato 28 gennaio alle 21, nella chiesa di S. Angela Merici, si terrà il quinto evento della Stagione concertistica 2016/2017: suonerà Paolo Ghidoni, violino solista pluripremiato, accompagnato dall’Orchestra d’archi NED Ensemble diretta dal M° Andrea Mannucci. Musiche di Antonio Vivaldi, Andrea Mannucci, Ottorino Respighi e Andrea Battistoni. L’ingresso è libero.
Il sindaco Rosa Leso afferma: «È la prima volta che la chiesa di Sant’Angela ospita un evento della Stagione concertistica ed è il primo anno che viene proposto un concerto per la ricorrenza patronale. Anche per la premiazione del primo concorso fotografico dedicato alla nostra città abbiamo scelto come data simbolica la festa della patrona, unendo così più eventi. Ci è parso un bel segno di ringraziamento verso chi ha dimostrato, attraverso i propri scatti, di amare e valorizzare Desenzano del Garda».
Le premiazioni del Concorso fotografico “Desenzano di terra e di lago – Prima edizione Sorella acqua” e l’inaugurazione della mostra abbinata si svolgeranno in castello sabato 28 gennaio alle 15.30. Ben 22 i premi previsti e 61 le immagini a cui la giuria ha deciso di dare visibilità attraverso una pubblicazione dedicata e la mostra fotografica, che rimarrà allestita nelle sale del mastio fino al 19 febbraio. Apertura e ingresso martedì mattina e nel fine settimana, come per la visita del castello.
Nel programma di iniziative patronali rientrano anche lo spettacolo “Al cuore del nostro desiderio. L’abisso di vita di Miguel Mañara” a cura della compagnia teatrale “Profumo di cielo”, il 28 e il 29 gennaio nel Teatro Paolo VI, in collaborazione con il Comune di Desenzano, e il concerto corale del 25 gennaio “Nel tuo abbraccio tienimi, sicuro io ci sarò!”, realizzato dal coro di alunni e genitori della scuola primaria Sant’Angela Merici, alle 20.45 nella chiesa di Sant’Angela.
La Compagnia teatrale “Profumo Di Cielo” è nata nel 2014 nella Parrocchia di Santa Maria Maddalena in Desenzano, ha già realizzato lo spettacolo “C’è da non crederci!” portato in scena per il bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco e la meditazione teatrale sul tema della Misericordia di Dio “Tu mi hai fatto rinascere”. Ora presenta il suo terzo lavoro teatrale, in occasione della festa di Sant’Angela Merici: “Al cuore del nostro desiderio. L’abisso di vita di Miguel Mañara”. È il risultato del percorso intrapreso da 90 adolescenti e giovani della città di Desenzano che si formano, con cadenza settimanale all’oratorio Paolo VI, alla ricerca del senso della vita e della felicità vera. Alcuni di loro hanno deciso di mettere in scena la pièce del drammaturgo lituano Oscar Milosz dal titolo “Miguel Mañara”.
La rappresentazione si terrà domenica 29 alle 15.30 con la presenza delle autorità cittadine, preceduta da un’anteprima sabato 28 gennaio alle 21, presso il Teatro Paolo VI di vicolo Oratorio 19 in centro storico. La storia è quella di Miguel Mañara, il vero don Giovanni realmente esistito alla metà del Seicento e ispiratore di tutti i personaggi di don Giovanni inventati in seguito. Da uomo ricco, arrogante e violento, Miguel riesce ad andare fino in fondo al suo desiderio, attraverso l’esperienza del dolore profondo, fino a diventare frate e morire in odore di santità.
La prenotazione è obbligatoria su www.profumodicielo.it; entrambi gli eventi sono a ingresso libero.
Nata a Desenzano del Garda in un anno imprecisato, intorno al 1474, Angela Merici vive la sua infanzia in località “Le Grezze”, nel Comune di Desenzano sede di una pieve appartenente alla Diocesi di Verona, territorio soggetto al Dominio Veneto. Il padre di Angela, Giovanni Merici, un tempo cittadino di Brescia, acquisirà la cittadinanza desenzanese nel 1475. La famiglia è di condizioni modeste, ma non povera. La madre di Angela, Caterina Ribolotti, è originaria di Salò; un suo fratello è Ser Biancoso, membro per molti anni del Consiglio Comunale. I coniugi hanno cinque figli: tre maschi e due femmine, e Angela è probabilmente la penultima nata.
Giovanni Merici spesso legge in famiglia le vite dei Santi (e questo particolare denota la sua origine non contadina), determinando con queste letture, come la Santa stessa dichiarerà, la volontà della figlia di condurre vita sobria, spirituale e contemplativa. La giovinezza di Angela è amareggiata dalla perdita della sorella, cui la tradizione agiografica collega una visione della Santa, e dalla scomparsa di entrambi i genitori.
Rimasta orfana, Angela viene accolta dagli zii a Salò. Qui la giovane donna comincia a frequentare la chiesa dei frati francescani e si farà terziaria francescana per potersi dedicare più agevolmente alla vita devota: preghiera, penitenza, buone opere. All’abito di terziaria resterà fedele tutta la vita volendo essere sepolta con quella veste. Resta a Salò fino al 1496 poi Angela torna a Desenzano, dove possiede alcuni beni a lei pervenuti in eredità, e qui conduce una vita silenziosa, casa e campi, ma dedita alla orazione e alle opere di carità, mentre matura lentamente la sua vocazione aperta alla spiritualità del tempo. Risale a quel periodo la visione che determinerà l’orientamento decisivo della sua vita: menntre si trova nei campi della località Brodazzo, raccolta in preghiera, le pare che il cielo si apra e vede scendere angeli e vergini, una voce le preannuncia la sua missione di fondatrice di un’opera per la santificazione spirituale della donna.
Nel 1516 viene invitata a Brescia, dietro ordine dei suoi superiori francescani: vi si trasferisce, per una missione consolatrice in casa di Caterina Patengola, che aveva perduto il marito e due figli. Qui conosce Giovan Antonio Romano. Ben presto attorno a lei si forma un gruppo di persone accomunate dal medesimo desiderio di bene.
Nel 1524 intraprende il pellegrinaggio in Terra Santa e l’anno successivo è a Roma per il Giubileo. Nel 1529, temendo che l’esercito di Carlo V si porti verso Brescia, Angela si ritira a Cremona, ospite di Agostino Gallo e della sorella di lui, Ippolita. Anche a Cremona è visitata da molte persone che vogliono conoscerla. Al ritorno a Brescia è ancora ospite del Gallo, poi si trasferisce dapprima presso San Barnaba infine fissa la sua dimora in una casetta di proprietà dei Canonici Lateranensi, presso alla chiesa di Sant’Afra.
Il 25 novembre del 1535, giorno di Santa Caterina, fonda la “Compagnia di Sant’Orsola: le prime ventotto si consacrano a Dio nell’opera di Angela. Muore il 27 gennaio del 1540 e viene sepolta nell’antica chiesa di Sant’Afra (ora Santuario di S. Angela) a Brescia, dove si trova tuttora. Sarà confermata “Beata” dalla Chiesa nel 1768 e proclamata “Santa” nel 1807.
La Sacra Congregazione dei Riti, con decreto del 29 gennaio 1962, “…costituisce e dichiara, anzi conferma, Sant’Angela Merici, principale patrona di Desenzano”.