Salò, al bando l’accattonaggio
SALÒ – Un manifesto firmato dal sindaco Cipani destinato a sollevare polemiche: «L’accattonaggio è indecoroso. Chi ha bisogno si rivolga ai Servizi sociali».
Il tema è delicato. Per questo il sindaco Giampiero Cipani precisa che il suo intervento è riferito all’accattonaggio molesto, che non ha nulla a che vedere con le persone in difficoltà, che vengono seguite attraverso la rete dell’assistenza sociale comunale.
«Il fenomeno – scrive il primo cittadino – si è aggravato pesantemente negli ultimi anni a causa del problema legato all’immigrazione. Per dare adeguate risposte al problema l’Amministrazione comunale ha da tempo ideato l’iniziativa di carattere sociale denominata “Mensa del buon samaritano” presso la locale Rsa (leggi qui di cosa si tratta). Tutti i salodiani che ne hanno bisogno possono rivolgersi ai servizi sociali e richiedere la possibilità di consumare gratuitamente un pasto giornaliero presso la casa di riposo dalle 13.45 alle 14.30».
Cipani ricorda inoltre gli sforzi compiuti dal Comune per tessere una rete di assistenza e servizi il più efficace possibile, come il contributo di 4.500 euro destinato nel 2016 alla Caritas («che si ripeterà in forma maggiorata nel 2017»), presso la quale le persone bisognose possono ricevere assistenza, non solo alimentare. Il sindaco sottolinea che il Comune garantisce servizi assistenziali d’eccellenza, investendo nel sociale il 16% della spesa corrente (1,8 milioni nel 2016).
«È a questi uffici – dice Cipani – che si devono indirizzare le persone che chiedono l’elemosina per strada, se residenti. In caso contrario vanno indirizzati ai servizi sociali delle loro città». Come dire: il Comune non si può far carico di tutti.
Il sindaco ricorda che «l’accattonaggio per le strade, davanti ai supermercati, nei parcheggi pubblici, all’entrata dei luoghi sacri, oltre ad essere vietato dal regolamento comunale di polizia urbana (lo trovi qui), è indecoroso per la città e umiliante per chi lo pratica».
Infine l’invito ai salodiani: «Noi tutti vogliamo aiutare coloro che chiedono l’elemosina, ma lo dobbiamo fare nel modo corretto, non versando loro, per strada, qualche spicciolo. Così facendo non agevoliamo il necessario percorso di integrazione di queste persone, ma le induciamo a non avere rispetto di sé stesse e del paese che le ospita. Favorire l’accattonaggio – conclude Cipani – di fatto non aiuta ma impedisce e ostacola la creazione di un servizio si accoglienza degno di un paese civile».
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