SALÒ – Sabato 11 la 27° edizione della “Trans Lac en du” è l’evento che celebra l’inizio della nuova stagione velica gardesana. Una tra festa e goliardia.
D’obbligo la luna piena, molta allegria, sfide dirette, partenza a terra, come avveniva nelle gare endurance delle auto (Sebring, Daytona e Le Mans), diventato un mezzo “must” grazie alla famosa frase di un amministratore (si dice regionale) che durante la presentazione di una delle prime edizioni ebbe a dire: “Che scafoide mi avete preparato per la regata?”. E in platea, formata da un gruppo di velisti burloni, qualcuno che disse: “Veramente un bel discorso ad avambraccio”.
Suo malgrado la regata divenne una sorta di “mito” consumato sul lago, tra Salò, Gardone, Maderno, Gargnano, qualche volta addirittura fino al “Pra’” di Tignale, una serie infinita di virate e strambate.
Marco Maroni, attuale presidente del Club organizzatore, con il Past president della Canottieri Garda Giorgio Bolla, si perse nella nebbia, giungendo sul traguardo quasi alle prime ore del mattino. E via così. Il rito si ripeterà sabato.
La gara è dedicata a Cristian Tarolli, uno degli ideatori della competizione, vincitore della prima edizione, velista salodiano scomparso in un tragico incidente nel 2013 a soli 44 anni.
La regata
La Trans Lac è una veleggiata notturna riservata ai velisti più temerari (rigorosamente in due per barca) che va in scena il primo sabato di luna piena dell’anno. È organizzata come sempre dalla Società Canottieri Garda di Salò (www.canottierigarda.it), club presieduta da Marco Maroni. Si parte sabato 11 febbario dal lungolago di Salò (verso le 17.30) e si andrà al porticciolo di Marina di Bogliaco, ospiti del Circolo Vela Gargnano, ritorno con arrivo al molo del canottaggio, sempre nel golfo salodiano.
I “campioni uscenti” sono i salodiani Michele Pasotti e Filippo Amonti primi lo scorso anno davanti all’ex Campione Mondiale Melges 24 Carlo Fracassoli.
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