Il progetto di depurazione del Garda spiegato dai tecnici
PADENGHE – Questa sera, mercoledì 15, alle 20.45 nella sala polifunzionale di via Talina, sarà presentato il nuovo progetto di depurazione del lago.
La serata è organizzata dai circoli Pd della Valtenesi.
Intervengono il prof. Giorgio Bertanza, dicente dell’università di Brescia, esperto di progettazione e gestione degli impianti di trattamento di acque e rifiuti (qui il suo curriculum) e l’ing. Mario Giacomelli, direttore tecnico di GardaUno Spa.
Modera l’incontro il sindaco di Padenghe Patrizia Avanzini, che è anche membro dell’Associazione temporanea di scopo “Garda Ambiente”, costituita su iniziativa della Comunità del Garda per promuovere il progetto e, soprattutto, reperire i fondi necessari per attuarlo (220 milioni).
Ricordiamo che il progetto, sostenuto dalla Comunità del Garda e dalle Amministrazioni gardesane, prevede l’eliminazione delle condotte sublacuali, la realizzazione di un nuovo depuratore in area bresciana (tramontata l’ipotesi Visano, si stanno valutando le alternative), il potenziamento di quello di Peschiera del Garda (che servirebbe solo la riviera veronese, più Desenzano e Sirmione), nonché una più moderna ed efficace rete di collettazione sia in area bresciana che veronese.
Il progetto unitario preliminare esiste ed è condiviso da tutte le realtà amministrative ed economiche del Garda.
Servono circa 220 milioni. Che in parte sarebbero resi disponibili dal Governo: con delibera del CIPE, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, del 1° dicembre scorso è stato approvato il Piano Operativo Ambiente, che assicura 130 milioni per le urgenti opere di collettazione e depurazione del Garda, 50 milioni in quota a Regione Lombardia e 82 in quota Regione Veneto.
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