Striscia la Notizia a Salò per il teatro
SALÒ – Le telecamere del popolare tg satirico oggi a Salò, con l’inviato-ciclista Vittorio Brumotti e il suo “maggiordomo”, attratti dal fascino del vecchio teatro.
L’inviato del celebre programma di Mediaset – che nei suoi servizi girati in tutta Italia racconta e denuncia gli sprechi, le opere abbandonate, i beni da valorizzare – questa mattina, mercoledì 8 marzo, è giunto a Salò per parlare di un patrimonio che, appunto, secondo molti meriterebbe di essere valorizzato: il vecchio teatro comunale.
Sulla questione Brunotti ha intervistato il sindaco Giampiero Cipani, che ha ripercorso le ultime tappe della vicenda teatro. «Nel corso del mio primo mandato – dice il sindaco – sul teatro è stato speso circa un milione di euro per la messa in sicurezza, il cosiddetto “lotto zero”. Era il 2000/2001, poi nel 2004 è arrivato il terremoto ed evidentemente sono cambiate le priorità».
Ora la questione teatro torna sul tavolo dell’Amministrazione comunale: «Stiamo lavorando per trovare le risorse – spiega Cipani – anche tramite bandi e partenariati europei. Servono 6 milioni di euro, 2 dei quali cofinanziati direttamente del Comune».
Non è un mistero che il recupero del teatro sia un “pallino” di Cipani, che nel suo programma elettorale ha scritto: «Si ritiene impegno prioritario il recupero e restauro del teatro comunale, dove dar vita a una stagione di spettacoli di respiro internazionale così da soddisfare le esigenze non solo della città, ma dell’intero territorio gardesano e valsabbino, nonché quelle di un pubblico turistico europeo gravitante sul lago di Garda».
Il teatro di Salò fu progettato dall’architetto milanese Achille Sfondrini e venne inaugurato il 1° novembre 1873 con il Rigoletto di Verdi.
Durante il periodo della Repubblica di Salò, la struttura venne utilizzata l’intrattenimento degli ufficiali, che non intendevano rinunciare ai fasti della vita mondana: in quegli anni vi si tennero spettacoli di grande valore artistico ai quali parteciparono Emma Gramatica, Tito Schipa, Annibale Ninchi, Renzo Ricci, Cesco Baseggio, Lilla Brignone e altri.
Il teatro cadde in disuso a partire dagli anni Sessanta.
Nel gennaio 2013 il vecchio teatro finì tra i «Beni culturali invisibili» individuati dalla Fondazione Telecom Italia. L’espressione «beni invisibili» si riferisce ai giacimenti d’arte che si trovano nei depositi dei nostri musei, ma anche ai beni immobili non visibili perché chiusi e abbandonati, che invece potrebbero diventare, con un progetto di valorizzazione, una risorsa economica e turistica.
Tra questi, appunto, il teatro salodiano, diventato protagonista di un video in cui la ballerina classica Lucia Monaco danza sulle punte in quel che resta del teatro, un gioiello che, come tanti in Italia, è abbandonato da anni al suo decadente destino.
Il video, intitolato «Lo spettacolo invisibile», diretto e montato da Giulio Tonincelli, è frutto del lavoro di un gruppo di giovani artisti bresciani.
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