In alto i calici: a Verona torna Vinitaly
VERONA – Il meglio del vino nazionale ed internazionale è di scena a Vinitaly 2017, a Verona dal 9 al 12 aprile. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il top della produzione vinicola locale e mondiale si riunisce come ogni anno negli ultimi cinquantun’anni (nel 2016 ha festeggiato proprio il traguardo del mezzo secolo) a Verona nel centro fieristico della città di Romeo e Giulietta, per celebrare con addetti ai lavori e appassionati il nettare tanto caro al Dio Bacco.
Il famosissimo Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, Vinitaly, è molto più che una fiera dedicata al vino. E’ un vero e proprio inno ad un prodotto considerato eccellenza del made in Italy che tutto il mondo ci invidia e apprezza.
In fin dei conti il vino insieme alla buona tavola e alla moda è uno dei motori della nostra bell’Italia e Vinitaly lo consacra ufficialmente da più di cinquant’anni come fiore all’occhiello della penisola.
Pur nella tradizione, molte sono le novità che si presentano al visitatore di quest’edizione targata 2017. In primis un’app scaricabile sia per Android che iOS che consente di avere una comoda guida sul proprio smartphone! Tecnologia e innovazione dunque ma anche molto altro.
Eventi, degustazioni, convegni (programma completo). Tutto quanto ruota attorno al vino and co. verrà “snocciolato” in diverse aree-evento dove ogni giorno sommelier, giornalisti e produttori presenteranno al pubblico le migliori produzioni.
Ecco il link per comprare il biglietto che, ricordiamo, è acquistabile online per una singola giornata (80 euro il costo) oppure per tutte e quattro le giornate (al prezzo di 120 euro).
Dal lontano 1967 quando furono istituite le Giornate del Vino Italiano ad oggi, Vinitaly si è attestato come il vero fulcro del mondo enologico.
Come Bacco “Il giovanotto con la bella capigliatura azzurra ondeggiante e un mantello scuro sopra le forti spalle” (inno omerico) insegnò agli uomini la viticoltura, così Vinitaly omaggia da più di mezzo secolo la straordinaria capacità del vino di rendere migliore e più conviviale un pasto, di “esaltare” una preparazione non entusiasmante e persino di “distendere” la tensione di una cena d’affari.
Qualsiasi sia il motivo per bere un buon bicchiere di vino, ne sono certa, quest’ultimo finirà per deliziarvi, farvi compagnia se siete soli, farvi riflettere se pensierosi e persino farvi da psicoanalista facendovi affrontare un lungo monologo di memoria proustiana con voi stessi à la recherche du temps perdu. Ma, in fin dei conti, bere un calice “di-vino” non è mai “tempo perso”.
Cin cin, Cheers, Prosit, Santé, brindate pure nella lingua che preferite ma, per “Bacco”, bevete del buon vino!
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