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Trota lacustre, patrimonio da salvare

TOSCOLANO – Domenica 30 giornata dedicata alla trota lacustre a Toscolano. Visite all’incubatoio ittico e convegno sulla biodiversità altogardesana.

Toscolano Maderno è uno dei pochi luoghi gardesani dove ancora la trota lacustre si riproduce naturalmente, risalendo il fiume Toscolano per deporre le uova.

Sono ormai pochissimi i fiumi che si immettono nel lago dove ancora si verifica in maniera sistematica questo fenomeno (accede anche in Trentino, nel Sarca). Il Toscolano riveste dunque una funzione cruciale per i cicli biologici della lacustre, specie in sofferenza proprio a causa dell’impossibilità di risalire i corsi d’acqua del lago ormai antropizzati.

Alla lacustre è dedicato l’ultimo appuntamento del Festival della Sostenibilità promosso dall’associazione Lacus

La giornata si apre alle 10 in Valle delle Camerate, dove fino alle 17 l’associazione di pescatori La Fario ZPS proporrà visite guidate all’incubatoio ittico realizzato nell’ambito di un progetto di salvaguardia della trota.

La vasca dell’incubatoio allestito in Valle delle Camerate.

Alle 18, infine, nell’auditorium delle medie di Toscolano, l’incontro «I patrimoni dell’Umanità: la biodiversità della fauna ittica nell’alto Garda». Si farà il punto sui progetti di salvaguardia della trota, specie autoctona di grande pregio ittico, ma si parlerà anche di altre specie, come il carpione, pesce esclusivo del lago di Garda in grave rischio di estinzione.

Intervengono la biologa Antonella Anzani, l’ittiolo Alessandro Marieli, il responsabile della locale Condotta Slow Food Gianni Briarava e Beatrice Zambiasi, direttore del Parco Alto Garda Bresciano.

Infine le conclusioni a cura dell’associazione La Fario ZPS e dell’associazione Lacus.

Una trota di dimensioni notevoli, prelevata dal Toscolano e rilasciata nell’ambito del progetto Lacustre.
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GardaPost