Weekend dannunziano, rivive il gusto di un’epoca
GARDONE RIVIERA – Le ricette di Martina, cuoca prediletta di d’Annunzio, arrivano al ristorante. In 13 locali di Gardone e Salò nel weekend potrete gustare i piatti che amava il poeta.
Martina Bazzani Seresina, definita dal poeta «con intiera sincerità… la più devota e la più diligente fra le clarisse» (vedi la lettera qui sotto), ha governato a lungo la foresteria di Villa Mirabella, nella quale frequentemente soggiornava Maria Hardouin di Gallese, l’unica moglie di d’Annunzio, per poi passare direttamente al servizio del Vittoriale e del suo magnifico abitatore. Martina lavorò nelle cucine della Prioria, l’abitazione privata del Vate, per 11 anni, fino al 1931.
Durante il suo servizio ha puntigliosamente annotato le ricette dei piatti sfornati per il poeta e i suoi ospiti, riportate con bella grafia, in anni successivi, su un quadernetto. Quel manoscritto giaceva nella casa del nipote di Martina, Gabriele Seresina, albergatore a Gargnano, il quale, complice un altro discendete della cuoca del Vate, il vicesindaco di Gardone Riviera, Gian Piero Seresina, ha pensato bene di restituire a Gardone e al Garda intero questi documenti preziosi, testimonianza del gusto di un’epoca.
Lo corso anno il Comune di Gardone Riviera ha così dato alle stampe il volumetto con la raccolta delle ricette. Operazione a cui ora danno concretezza ben tredici ristoranti di Gardone e Salò, che venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 maggio daranno vita al «Weekend dannunziano», portando appunto in tavola le ricette della cuoca del Vate.
«È la restituzione di una storia culinaria del territorio gardesano – commenta Gian Piero Seresina -, cui Martina apparteneva, rivisitata dai cuochi di oggi. Rivivremo così il piacere del cibo che incantò il Vate».
Il d’Annunzio buongustaio sarà celebrato con i piatti che più amava, un trionfo di risotti, tagliatelle e agnolotti, carne di manzo e pesci di lago, uova cotte ad arte («La gente sciocca – scrisse d’Annunzio – pensa che cuocere un uovo in guscio o un uovo sodo sia facile. È arte difficilissima, di rari maestri, è più difficile del comporre un incensurabile sonetto»). Non mancheranno i dolci – budino di zabaione, torta autarchica, strudel, torta di mele – a cui d’Annunzio non sapeva rinunciare.
I menù saranno proposti al prezzo 30 euro (solo su prenotazione) nei seguenti ristoranti: Agli angeli, Due di Moro, Il tempio della carne, La Taverna, Sans Souci, Al Veliero e Agriturismo Valle a Gardone; Tirabusù, Le Antiche Rive, Lepanto, QB2puntozero, Rosa, Il Rudere a Salò.
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