BARDOLINO – I ragazzi della scorta raccontano il loro giudice Giovanni Falcone. Mercoledì 17 maggio alle 9 nella Sala Ariston dell’Hotel Gritti, a Bardolino.
L’Assessorato all’Istruzione del Comune di Bardolino, in collaborazione con Archeventi Srl, annuncia il convegno “Basta che ognuno faccia il proprio dovere! I ragazzi della scorta raccontano il giudice Giovanni Falcone”, un ricordo speciale a 25 anni dalla strage di Capaci della figura e dei valori che hanno contraddistinto la vita personale e professionale del giudice Giovanni Falcone.
A raccontare quegli anni speciali per l’Italia intera, anni di stragi ma anche anni di grande impegno civile e politico, due tra coloro che quella storia, quella del giudice Giovanni Falcone, l’hanno vissuta da molto vicino. Giuseppe Sammarco è stato il caposcorta della Quarto Savona 15, Luciano Tirindelli ne è stato invece l’autista. Insieme ad altri colleghi, che avevano volontariamente scelto per essere gli uomini della scorta e della difesa personale del Dottor Falcone, Giuseppe e Luciano hanno condiviso fino alla fine quella stagione, terribile e fondamentale, della lotta dello Stato contro la mafia.
Si parlerà, e non potrà essere diversamente, della strage di Capaci, di quel 23 maggio di 25 anni fa, dell’attentato mafioso nel quale persero la vita, oltre al Dottor Falcone e alla moglie Francesca Morvillo, anche tre agenti della scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Ma si parlerà anche di quel periodo come di un periodo di lotte e di veleni, di impegno di tanti e di disimpegno di tantissimi altri, soprattutto all’interno della magistratura e della politica, uomini che ostacoleranno in tutti i modi il lavoro pressante e certosino del giudice Giovanni Falcone.
Non sarà, va detto, il classico convegno. Non ci saranno discorsi di rito, parole di rito, celebrazioni di rito. Si racconterà per sommi capi la storia di quel periodo, ma soprattutto si avrà l’occasione di ascoltare, rivedere e riflettere su quei fatti attraverso filmati dell’epoca grazie alla fondamentale testimonianza degli agenti della scorta Quarto Savona 15 Luciano Tirindelli e Giuseppe Sammamrco, per avere un punto di vista diverso, più vero, più umano, di quelle vicende e di quei protagonisti, uno su tutti il giudice Giovanni Falcone, il protagonista assoluto di un sussulto di rinnovamento della società civile palermitana e nazionale.
I suoi valori, i valori dei ragazzi della Quarto Savona 15, sono l’eredità più preziosa per tutte le nuove generazioni. Basta che ognuno faccia il proprio dovere, il resto viene di conseguenza, amava dire Falcone.