La riva del Sarca liberata dall’invasione del bambù
ARCO – Tagliati 800 metri quadrati di questa specie vegetale invasiva lungo la riva del Sarca. Nell’operazione impegnati 40 volontari.
Specie vegetale sempreverde che può raggiungere notevoli dimensioni, il bambù è altamente invasivo, soprattutto in virtù della crescita molto rapida, per la quale costituisce una seria minaccia alla biodiversità.
Sulla riva della Sarca in località Moletta circa 800 metri quadrati di bambù sono stati tagliati, sabato 10 giugno, nel corso della mattina «Insieme per la Sarca», alla quale hanno partecipato una quarantina di persone, nell’ambito di Maniflu, il programma coordinato delle attività del Parco fluviale della Sarca.
Il progetto, proposto dall’associazione Oltre il Sarca, è uno di quelli selezionati dalla Rete di Riserve del Sarca per l’edizione 2017 di Maniflu, il calendario delle iniziative volte a valorizzare e diffondere la conoscenza e la fruizione del patrimonio naturale, storico e culturale del Parco fluviale, la cui redazione avviene per mezzo di un processo partecipativo e di sinergia in cui sono direttamente le associazioni, i comitati e le cooperative del territorio a ideare e a realizzare le iniziative.
La mattinata di lavoro alla Moletta, alla quale hanno partecipato anche gli scout del gruppo Cngei di Arco, è iniziata alle 9.30 con la lezione sul riconoscimento delle specie invasive, e del bambù in particolare, a cura di Giuliana Pincelli della Rete di Riserve; quindi si è passati all’attività manuale di taglio e di preparazione delle canne di bambù. Quindi l’associazione pescatori Basso Sarca col supporto di due guardia pesca ha coinvolto i bambini presenti in una attività di ripopolazione di trote.
Inoltre le canne di bambù tagliate dai grandi sono state rimosse e preparate dai bambini per diventare supporti per gli orti comunali e per chiunque ne faccia richiesta. La mattinata di lavoro s’è conclusa nel primo pomeriggio con un pic nic.
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