Progetto andrologico per i giovani di oggi, papà di domani
LAGO DI GARDA – Continua nella scuole del Garda bresciano il progetto Rotary di screening delle malattie andrologiche che possono avere effetti sulle prospettive di fertilità.
Si chiama «Pass», acronimo di Progetto andrologico di screening per studenti, il service che il Rotary Club di Desenzano e Salò ha portato a termine nei giorni scorsi negli istituti superiori del Garda bresciano.
«Per i giovani di oggi, papà di domani, per entrare nel mondo degli adulti in modo consapevole ed informato», recita lo slogan del progetto, che si pone l’obiettivo di eseguire, tra gli studenti, uno screening delle malattie andrologiche che possono avere effetti negativi sulle prospettive future di fertilità, anche con precisi scopi educativi, informativi e di prevenzione.
Se per le ragazze questo approccio è ormai acquisito, per i maschietti le cose non sono poi così scontate e spesso l’andrologo rimane una figura sconosciuta. «Così capita – spiega l’andrologo Silvano Zaglio, che con l’urologo Edoardo Bettini si è occupato dello screening – che patologie che a 18 anni risultano facilmente curabili e correggibili, vengano trascurate fino a diventare un problema, talvolta serio».
Nell’età adolescenziale le patologie andrologiche hanno un’incidenza del 30-40%. Per questo è importante offrire ai ragazzi l’opportunità di riconoscere questi problemi e risolverli prima che possano comportare danni per la loro vita sessuale e riproduttiva futura.
Un’esigenza diventata ancora più rilevante da quando, nel 2005, è stata abolita la visita di leva. A colmare la lacuna ci pensa da un paio d’anni il Rotary Club gardesano, tramite questo service promosso in collaborazione con l’Asst del Garda.
«La nostra attività – continua il prof. Zaglio – ha confermato un’incidenza del 30% di patologie, generalmente non preoccupanti. Eppure è importante intervenire per tempo. Il varicocele, ad esempio, si cura benissimo a 18 anni, ma può diventare un problema, dal punto di vista riproduttivo, nei decenni successivi». La seconda edizione del service si è chiusa nei giorni scorsi, con l’ultimo screening all’istituto Battisti di Salò, ma ci si augura di poterlo riproporre anche in futuro. «La risposta degli istituti e dei ragazzi – conclude il prof. Zaglio – è stata positiva. Speriamo di poter ripetere il service anche nel corso del prossimo anno scolastico».
Il progetto Pass quest’anno ha coinvolto oltre 600 studenti e studentesse delle classi quinte di sei istituti superiori di Salò, Desenzano e Lonato. Ragazzi e ragazze hanno partecipato ad incontri informativi sul ruolo della prevenzione e sulle malattie sessuali. Circa 250 ragazzi si sono poi sottoposti, volontariamente, ad una visita medica andrologica, che in un certo senso ha sostituito lo screening della visita di leva. I numeri dettagliati e i risultati scientifici del progetto saranno presentati dal Rotary Club il prossimo novembre.
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