GARDONE RIVIERA – Sabato 24 giugno alle 21,15, nella Chiesa Parrocchiale di S.Nicolo da Bari il settimo concerto della Quinta edizione dei “Suoni e Sapori del Garda” dal titolo “Schubertiade”.
Il concerto è organizzato in collaborazione con la Comunità’ del Garda, la Parrocchia, il Comune di Gardone Riviera, con la direzione artistica di Giovanna Sorbi: al termine del concerto, degustazione offerta dalla Strada dei Vini e dei Sapori.
Alle ore 20, 30 visita guidata alla Parrocchiale e alle opere d’arte in essa contenute, a cura dell’Associazione La Melagrana.
Tutta la manifestazione è ad ingresso libero. Il titolo del concerto prende spunto dalle schubertiadi, incontri di Franz Schubert con musicisti, pittori, poeti e melomani che si riunivano a Vienna per conoscere e ascoltare le opere del loro amico e di altri compositori e poeti del momento. Lo stesso Schubert (del quali nel 2017 ricorre il 220° della morte) spesso cantava per loro e interpretava al pianoforte le sue opere, man mano che le creava.
Il concerto offre anche l’occasione per ascoltare uno dei più quotati oboisti del panorama internazionale, Fabien Thouand, che ha studiato con Jacques Tys e Jean-Louis Capezzali al CNSM di Parigi dove ha ottenuto un primo premio all’unanimità nel 2000. Dal 2001 segue la classe di perfezionamento di Maurice Bourgue al CNSM di Parigi. Vincitore di vari premi internazionali quali Praga, Petritoli, Toulon, ha intrapreso una brillante carriera in Francia e all’estero come solista e come primo oboe d’orchestra. Dal 2004 è primo oboe all’orchestra del Teatro alla Scala di Milano e alla Filarmonica della Scala. Dal 2011 è docente della classe di oboe alla Scuola Universitaria di Musica del CSI.
Insieme a lui il soprano Aurora Tirotta (foto sopra) e la pianista Inessa Filistovich interpreteranno i lieder “Gretchen am Spinnrade”, “An die Musik”, “Auf dem Wasser zu singen”, “Der Hirt auf dem Felsen” di Franz, Schubert, la Sonata per oboe e pianoforte, la Barcarola e l’aria “Una lacrima” di Gaetano Donizetti , Tre romanze op. 94 e “Widmung” di Robert Schumann. Il terzetto di interpreti affronta infatti un raffinato programma da camera che coniuga la nobile arte della liedertistica tedesca dell’Ottocento con l’espressività per oboe della musica italiana coeva, nell’intento di rievocare le schubertiadi viennesi che videro la nascita di innumerevoli capolavori musicali del più acclarato compositore di lieder dell’Ottocento.