BUSSOLENGO – Fa caldo, tosati gli alpaca. Dieci chili in meno e cambio look per i cinque esemplari che vivono al Parco Natura Viva di Bussolengo.
Le alte temperature dei giorni scorsi hanno imposto una tosatura straordinaria dei caratteristici camelidi sudamericani, ai quali ora è rimasto solo un gran ciuffo lanoso che copre i loro occhi. Forme definite e un “restyling” notevole rispetto alla loro immagine tipicamente invernale, quando il folto e spesso vello riccioluto è necessario a proteggerli dal clima freddo: alleggeriti di un paio di chili di lana ognuno, al maschio e alle quattro femmine è rimasto solo qualche centimetro di manto necessario a proteggersi dall’escursione notturna.
A condurre le operazioni di tosatura il maggior esperto allevatore di alpaca d’Italia che, grazie alla proverbiale pacatezza degli esemplari di questa specie, ha impiegato circa un’ora ognuno.
Miti e non proprio estroversi, dopo la tosatura i cinque sono tornati nel proprio reparto con un aspetto meno goffo e più simpatico di prima, inconsapevoli di portare sul dorso quella che gli Inca chiamavano la “fibra d’oro”: più fine e durevole del cachemere, la lana di alpaca è un tessuto di alto pregio, leggera e anallergica, utilizzata per realizzare molti prodotti. Ma ha un valore in più per la conservazione delle specie a rischio estinzione: l’alpaca è una specie domestica e allevarla, significa ridurre la pressione su altre specie selvatiche che indossano velli preziosissimi, come il guanaco e la vigogna.
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