TORRI – L’equipaggio della bissa veronese Berengario arriva solo terzo sulle acque di casa, dopo Garda e Grifone, ma vince, per un solo punto, il palio remiero del Garda.
La cinquantesima edizione del Palio remiero della Lega Bisse del Garda riporta la Bandiera del lago sulla sponda veronese, dopo la parentesi iseana di Carmagnola del 2016.
Per il sodalizio torresano si tratta della dodicesima vittoria complessiva, un palmares ora equamente diviso dalle imbarcazioni Paloma e Berengario con sei trofei a testa.
Nella tappa conclusiva disputata a Torri davanti a un pubblico strabordante, Cristian Faraoni, Giacomo Brusco, Daniele Bertasi e Mirco Pozzani hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per contenere il disperato tentativo di recupero dei rivali di Sirmione.
L’equipaggio di Grifone ha sperato fino all’ultimo di riportare sul Garda bresciano, dopo 22 anni, il primo posto al palio remiero della voga alla veneta, ma pur sopravanzando al traguardo Berengario non ha fatto i conti con l’orgoglio della bissa di Garda, capace di cavalcare con destrezza più degli altri l’onda fastidiosa del campo di gara, giungendo prima al traguardo.
6’57”85 il tempo finale di Garda capitanata dall’eterno re del remo Alberto Malfer (68 primavere le sue). Al secondo posto come detto Grifone di Sirmione in 7’05”36 e poi d’un soffio Berengario con 7’05”91. Chiudono la batteria “A” Peschiera (7’13”27), Clusanina (7’13”89) e gli ex detentori del trofeo, gli iseani di Carmagnola con il tempo di (7’21”17).
Per effetto dei piazzamenti nella gara di Torri, la classifica finale vede premiare Berengario con 290 punti.
Grifone di Sirmione è seconda a 289 distanziata di un solo punto; al terzo posto c’è Peschiera con 277 punti, poi Garda a 276 e le due imbarcazioni iseane di Carmagnola e Clusanina, che concludono la stagione rispettivamente al quinto e sesto posto con 266 e 263 punti.
Al netto delle inevitabili recriminazioni per il punto di penalità inflitto alla bissa di Grifone nella tappa di Desenzano e qualche posizionamento boa da perfezionare (l’equipaggio Arilica di Peschiera non è sceso in acqua nella batteria “B” per protesta e solidarietà ai due membri dell’equipaggio che sono anche posa-boe), questo Palio del cinquantesimo sarà ricordato per l’incertezza e la passione che ha accompagnato tutte e dieci le serate del campionato, riaccendendo come in passato la rivalità sportiva tra i borghi rivieraschi del lago.
Nel gruppo “B”, detto dello “sciopero” di Arilica, la bissa Villanella di Gargnano certifica anche con quest’ultima vittoria di tappa finale una supremazia mai messa in discussione durante tutte le gare. Con il tempo finale di 7’01”97 Umberto Gelmini, Francesco Bertella, Massimo Tonoli e Stefano Zambanini hanno regolato come da copione i due equipaggi di Gardone, Gardonese (7’05”65) e Ariel (7’14”04), Paratico (7’23”52) e Aries di Garda (7’33”19).
Sant’Angela Merici di Desenzano con Antonio Boselli, Denis Gardin, Luca Sansoni e Massimo Bertazzi, conferma invece lo splendido finale di stagione andando a vincere nel gruppo “C” degli emergenti la seconda gara consecutiva con il tempo di 7’18”57. Secondo posto per i rivali di Monte Isola (7’1”:83) e terza piazza per Paloma di Garda in 7’41”33. Chiudono la manche Sebina (7’44”76), Benacum di Toscolano Maderno (7’46”54) e Betty di Cassone (7’53″09).
Le “ciclamine” di Torricella di Cassone (Malcesine) si aggiudicano invece il Trofeo “Coppa del Garda” riservato agli equipaggi femminili: Carla Rosa Consolati, Andrea Giovanna Valenti, Alice Martini e Federica Pippa si impongono anche nell’ultima gara sopravanzando col tempo finale di 8’04”38 le ragazze di Preonda di Bardolino (8’25”05), Sirenetta di Gardone Riviera (8’48”53) e Ichtya di Peschiera (9’21”70).
La serata finale di Torri del Benaco, è stata impreziosita dallo splendido spettacolo pirotecnico, preludio alla cerimonia delle premiazioni presieduta dall’euforico sindaco Stefano Nicotra (“da domani la Bandiera del lago sarà esposta in Municipio a disposizione di tutti”), da Donatella Bertelli, vice sindaco di Torri e della Comunità del Garda, dal consigliere Marco Salaorni e da Giorgio Consolini Presidente degli antichi originari di Torri del Benaco.
Esaurita la parte agonistica, la giornata di domenica è stata tutta dedicata ai festeggiamenti delle nozze d’oro del remo della Lega Bisse del Garda.
Dopo la conclusione del Palio remiero che sabato sera ha decretato la vittoria della bissa di casa Berengario, domenica pomeriggio a Torri del Benaco è stato tempo di festeggiamenti.
La Lega Bisse del Garda ha celebrato le sue nozze d’oro col remo, rievocando le origini di un campionato che affonda le sue tradizioni, in questo caso la voga in piedi alla veneta, dalla dominazione della Repubblica Serenissima di Venezia sul Garda tra il 1405 al 1797. La prima notizia di una regata di bisse sul nostro lago risale infatti al 1548: le cronache del tempo narrano che a Salò fu disputato un palio alla presenza Stefano Tiepolo, quell’anno nominato “inquisitore generale di terraferma” e poi procuratore di S. Marco. In seguito ai primi classificati nelle regate di bisse gardesane era riservato l’onore di sfilare a Venezia nel Canal Grande, una consuetudine ripresa 420 anni più tardi.
Nel pomeriggio è andata in scena la “1^ regata internazionale bisse”, un evento partecipato dagli equipaggi della batteria “C” del Palio, impreziosito dalla presenza di una delegazione di vogatori provenienti da Malta in rappresentanza di tutte le Società, luogo in cui è consuetudine remare in piedi nelle acque interne dell’isola.
“Con questa gara – ha dichiarato Marco Mugnani, presidente della Federazione nazionale canottaggio sedile fisso – abbiamo dato inizio all’attività internazionale della Federazione che, ricordiamo, oltre a mettere in contatto le realtà europee che appartengono allo sport della voga tradizionale, ha tra le sue peculiarità anche quella di divulgare la conoscenza delle attività storico culturali come quella delle bisse del Garda. L’auspicio è in futuro di ampliare da diffusione di questi eventi ad altre realtà continentali”
Al termine della prova, è avvenuto il varo ufficiale della “Bissa dorata”, ambito e prestigioso premio in palio per l’assegnazione del “Trofeo del cinquantesimo”: un’imbarcazione vera e propria come quelle utilizzate per disputare le regate, realizzata in questi mesi a Gargnano da Massimo Tonoli (uno dei quattro vogatori di Villanella) assieme ad altri amici e la sapiente regia del maestro d’ascia 92enne gargnanese Fabio Patucelli.
A bordo per le prime vogate, l’onore è spettato a Mauro Battistoli di Garda, Stefano Merigo, presidente della remiera di Gardone Riviera, Massimo Tonoli e al quarto remo Marco Righettini, presidente della Lega Bisse.
Al termine delle gare di semifinale, disputate in due batterie a sorteggio tra i migliori 12 equipaggi della classifica finale del Palio, l’imbarcazione Grifone di Sirmione ha vinto la finale col tempo di 6’46”67 aggiudicandosi la bissa dorata: precedendo nell’ordine l’equipaggio di Garda (6’51”81), i neo vincitori della Bandiera del Lago di Berengario (6’54”75), Clusanina (6’55”19), Villanella di Gargnano (6’56”02) e Peschiera.
Alla cena di gala sapientemente preparata dallo chef Alessandro Borghese accanto al porticciolo per un centinaio di ospiti, erano presenti il sindaco di Torri Stefano Nicotra, il consigliere regionale veneto Massimo Giorgetti, il presidente della Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso Marco Mugnani, il presidente della Lega Bisse Marco Righettini e numerosi sindaci in rappresentanza dei comuni rivieraschi gardesani ed iseani a ricordare un’altra volta l’importanza dello sport della voga in piedi o alla veneta per le amministrazioni gardesane e sebine.
Sabato 8 ottobre il red carpet sarà a Gardone Riviera per il saluto finale di stagione con tutti i vogatori delle società remiere.
Le fotografie di questo servizio sono di Bruno Frazzini.
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