Valvestino nell’Impero, Cecco Beppe e la voglia di Trentino
VALVESTINO – Folla di gente per “Valvestino nell’Impero“. Lorenzo Ossanna (Patt): «Legami forti con la terra trentina. Serve una svolta decisa per salvare queste zone».
Anche quest’anno l’evento «Valvestino nell’Impero», promosso dal Comune il 18 agosto, nel giorno del compleanno di Franz Joseph I, imperatore d’Austria e re d’Ungheria, per fare memoria delle radici culturali che hanno origine nei trascorsi storici della valle, territorio dell’Impero austro-ungarico fino al 1918 e del Trentino fino al 1934.
Anche quest’anno non sono mancate le polemiche. Ma come, si chiede qualcuno, si festeggia Cecco Beppe? Quello che da Solferino in giù ha ostacolato con ferro e fuoco la ricerca di un’Unità nazionale, nonché fucilatore di molti irredenti, da Fabio Filzi a Cesare Battisti?
Una voce di dissenso si è alzata ad esempio con questa lettera inviata al Giornale di Brescia.
Ma c’è anche chi la pensa diversamente. Pubblichiamo di seguito la nota diffusa dalla Vicepresidenza del Consiglio regionale Trentino Alto Adige.
«Legami storici e prospettive future per due comuni, Magasa e Valvestino, che vogliono uscire dall’isolamento dando delle opportunità ai propri abitanti. Questi i contenuti dell’incontro, tenutosi venerdì a margine della manifestazione “Valvestino nell’impero”, fra il Vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna (Partito autonomista Trentino Tirolese), il sindaco di Valvestino, Davide Pace, il suo Vicesindaco, Antonio Bonomi, e il Vicesindaco di Magasa, Tommaso Mazza.
I due comuni, infatti, che contano tutti assieme meno di 400 abitanti, hanno condiviso con il Trentino e la Val Giudicarie, secoli di storia comune e solo con l’avvento della dittatura fascista si videro aggregati d’imperio alla provincia di Brescia. Da allora iniziò un lento spopolamento, dovuto anche all’isolamento geografico della zona (i due comuni più vicini, Idro e Gargnano, distano almeno mezz’ora di tortuose strade).
Con Ossanna che ha voluto vedere di persona questo territorio, si è fatto il punto della situazione su alcuni importanti progetti da tempo in atto: da un lato, infatti, ci sono dei legami ancora forti con la terra trentina, dall’altro la necessità di dare una svolta decisa che consenta il rientro dei moltissimi che negli ultimi decenni hanno deciso di trasferirsi così da essere più vicini ai luoghi di lavoro.
Il Vicepresidente della Regione ha ricordato l’attenzione dell’ente per il percorso intrapreso da questi due comuni affinché venga riconosciuta la loro richiesta di poter rientrare nei confini della Regione Trentino – Südtirol, rientro approvato recentemente all’unanimità anche dalla Regione Lombardia, dopo l’esito positivo del referendum svoltosi nel 2008, tutti consapevoli però che la decisione definitiva spetta ora al Parlamento nazionale,
La riflessione si è concentrata anche sulle azioni concrete che nel breve periodo possono essere messe in campo. In particolare ha posto l’accento sul tunnel che in pochi minuti consentirà di portare gli abitanti di Valvestino in Val Giudicarie, bypassando le attuali, tortuose, strade.
Il finanziamento, tramite i fondi destinati ai comuni di confine, è già stato stanziato e l’invito è stato quello di tenere alta l’attenzione affinchè si possa procedere in tempi celeri all’appalto dei lavori.
Quest’opera, hanno concordato tutti i presenti all’incontro, potrà dare anche un impulso al turismo che, nel caso di Magasa e Valvestino, può contare su borghi caratteristici e un paesaggio tipicamente alpino e curato. Ma può soprattutto generare dei posti di lavoro in grado di far investire gli abitanti sui propri paesi natale.
Speranza e fiducia quindi – conclude il comunicato diffuso da Ossanna -, per due comuni che, nonostante siano passati quasi cento anni dal loro trasferimento forzato in provincia di Brescia, si sentono ancora fortemente e fieramente trentini».
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