GARDONE RIVIERA – Nuova strategia per la candidatura del Garda a sito Unesco. Impensabile candidare l’intero lago, l’idea è quella di candidare un pacchetto di eccellenze.
La candidatura del lago a patrimonio dell’umanità Unesco è una proposta che la Comunità del Garda sostiene con convinzione.
Se ne è parlato nei giorni scorsi in occasione di un incontro nella sede di Villa Mirabella, a Gardone Riviera.
«L’obiettivo che il territorio deve porsi – ha detto la presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini – è entrare nella cosiddetta “short list” del ministero, che ogni anno elegge un sito da portare all’attenzione della commissione Unesco».
Per la Comunità, però, proporre una generica candidatura gardesana è una strategia che non paga. «L’idea – dice Gelmini – è quella di candidare un pacchetto di eccellenze ambientali, oltre che storiche e culturali, come i castelli, le Gotte di Catullo, le limonaie, l’Isola del Garda, la Valle delle Cartiere, il Vittoriale degli Italiani, il borgo di Castellaro Lagusello…», insomma i luoghi più autentici, le bellezze e le peculiarità caratteristiche e più note del lago.
Per la Comunità del Garda in questo modo la candidatura potrebbe assumer maggior peso.
Un po’ come è stato fatto per le Dolomiti, dove sono le montagne e non tutte le valli del Trentino ad essere entrate nel Patrimonio Unesco.