DESENZANO – I grillini chiedono info sulle cause del cedimento del lungolago di Desenzano e sui tempi del ripristino. Il Comune intanto si appresta a gira sulla sistemazione i fondi per il ponte Lepanto.
Ecco l’interpellanza presentata dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Desenzano del Garda, Andrea Spiller, al presidente del Consiglio comunale Rino Polloni e al sindaco Guido Malinverno, nella quale si fa il punto sulla questione del cedimento del lungolago avvenuto il 16 e poi ancora il 29 agosto in corrispondenza di Piazza Matteotti a Desenzano.
Interpellanza: Cedimento lungolago Piazza Matteotti
Premesso che in data 16/08/2017 si è verificato il cedimento di un tratto di banchina del lungolago di Piazza Matteotti per una lunghezza di circa 30 metri, compreso tra l’Imbarcadero e l’attracco Navigarda. Dopodiché l’area interessata è stata transennata e interdetta al traffico pedonale e veicolare per consentire le operazioni di accertamento da parte del personale tecnico.
Considerato che in data 29/08/2017 si è verificato il definitivo collasso dell’area già interessata dal precedente cedimento, con danni evidenti alla pavimentazione che si estendono fino alla carreggiata per tutta la lunghezza del tratto già danneggiato.
Interpella il sindaco e gli assessori competenti:
– Si chiede di relazionare, sulla base delle analisi e delle verifiche effettuate, in merito alle probabili cause del cedimento della banchina.
– Come intende procedere questa Amministrazione per il ripristino del tratto di passeggiata interessato? Sono già stati stimati tempi e costi dei lavori da eseguire?
– Come si intende gestire la viabilità e il traffico veicolare dell’intero lungolago di Desenzano durante il periodo di svolgimento dei lavori di ripristino della banchina?
– Come si intendono reperire i fondi necessari alla realizzazione dei lavori e che ruolo potrà avere in questo senso l’Autorità di Bacino?
Intanto, come dichiarato dal sindaco Malinverno al Giornale di Brescia, entro la fine di settembre il Consiglio comunale provvederà a girare ufficialmente i fondi precedentemente destinati al ponte Lepanto (316mila euro), che non si fa più, alla sistemazione del lungolago.
«In dieci giorni – ha detto Malinverno al GdB – avremo un progetto di massima da cui partire che ci darà anche un’idea dei costi».