Dopo mezzo secolo ritornano in Sant’Antonio quattro tele sacre
LONATO – Giovedì il ricollocamento di quattro grandi tele del ‘600 nella chiesa di Sant’Antonio abate, rimosse cinquant’anni fa per motivi di sicurezza.
Il giorno 7 ottobre alle ore 20.30 presso la chiesa di Sant’Antonio Abate sarà presentato il ricollocamento ufficiale delle quattro tele presenti fino a quasi cinquant’anni fa ed allontanate per motivi di sicurezza. All’epoca fu mons. Alberto Piazzi che, d’accordo con la Soprintendenza ritenne di spostare l’antica statua lignea del Santo, cinque tele e qualche altro arredo sacro.
La chiesa allora era caduta in uno dei ciclici periodi di semi-abbandono che durò ancora fino al 1989 quando si costituì il gruppo Amici della chiesa di Sant’Antonio Abate composto dagli abitanti della via i quali si diedero da fare per riportare ad uno stato dignitoso questo luogo sacro tanto caro ai lonatesi.
Un po’ alla volta furono recuperati ambienti interni ed esterni, oggetti, dipinti, notizie. Rinnovati infissi, porte, luci, organizzati innumerevoli eventi per valorizzare la chiesa che vanta, tra l’altro, un’acustica molto apprezzata dai musicisti. Proprio quest’anno è stato presentata anche la ricerca storica di Giancarlo Pionna “La chiesa di Sant’Antonio Abate a Lonato del Garda”.
Nel 2008 fu riportata la quattrocentesca statua di Sant’Antonio e ricollocata nella nicchia sull’altare principale.
Quest’anno in accordo, con la Diocesi di Verona e la Soprintendenza di Brescia, dopo aver rinnovato e ampliato l’impianto d’allarme, attivato il sistema di videosorveglianza, è tutto pronto per il ricollocamento definitivo di quattro tele seicentesche e settecentesche di notevoli dimensioni.
Si tratta dell’Assunzione di Maria di Pietro Marone, attualmente esposta in Basilica; una tela di 4×2,75 m. La Natività con pastore e angeli attribuita a Gian Domenico Cignaroli di 3×2 m. finora esposta occasionalmente perciò poco conosciuta. La Sacra Famiglia e allegoria della Confraternita Suffragio di Pompeo Ghitti che misura 235×160 cm esposta solo in occasione del restauro completato nel 2014 e la Madonna con San Gerolamo e San Francesco da Paola di autore sconosciuto, che misura 190×110 cm anch’esso restaurato e mai esposto in pubblico da quando ritirato da Sant’Antonio.
Si tratta perciò di un evento eccezionale per Lonato in quanto la chiesa in questione cambierà volto arricchendosi di preziose tele d’epoca e tornando alla situazione di quasi cinquant’anni fa che certo pochi ricordano, con la novità che allora quadri e statue erano in condizioni penose.
Il quinto dipinto è una piccola Natività di Maria, attribuito al Celesti o scuola, che misura 87,5 x 32,0 cm già visibile dal 2009 nel paliotto dell’altare del Suffragio in riproduzione fotografica e per il quale non è ancora prevista l’esposizione in originale. Per dare un’idea immediata della quantità di tele antiche che torneranno a coprire le pareti della chiesa abbiamo calcolato che in totale corrispondono a 22,94 metri quadrati quando l’imponente tela del Celesti esposta in Municipio arriva “solo” a 19,33 m2.
La presentazione delle tele avverrà nell’ambito della festa della Madonna del Giglio celebrata con messa solenne il giorno 15 ottobre, preceduta dalla Novena e seguita da una cena conviviale su prenotazione. Alla presentazione interverranno il parroco di Lonato don Osvaldo Cecchini, il dott. Angelo Loda della Soprintendenza di Brescia, il prof. Fabio Terraroli in rappresentanza degli Amici della chiesa di Sant’Antonio Abate; la serata sarà allietata da un intermezzo musicale con la soprano Donatella Gallerini. Seguirà rinfresco.
In settembre invece, come lo scorso anno, sarà celebrata la festa della Beata Vergine Addolorata con messa solenne sabato 16 alle ore 18.30 cui parteciperanno il Coro della Basilica e il Coro di Maguzzano, seguirà alle 20 la cena conviviale su prenotazione a base di spiedo. Aggiungiamo che, in occasione dei lavori per il nuovo impianto d’allarme a protezione dei dipinti e del sistema di videosorveglianza, visibile già da alcune settimane, è stata attivata anche l’illuminazione serale del bel campanile quattrocentesco della chiesa.
Nella foto sopra: la Sacra Famiglia e allegoria della Confraternita Suffragio di Pompeo Ghitti.
I commenti sono chiusi.