Una mostra per ricordare il grande Torino
DESENZANO – “Non credevamo di amarli tanto. La storia di una squadra leggendaria attraverso giornali, fotografie e ricordi”. In castello a Desenzano dal 1° al 15 ottobre, per il 25° anniversario del Toro Club cittadino.
In occasione del suo 25° anno di fondazione il Toro Club di Desenzano del Garda organizza, con la collaborazione e il patrocinio del Comune, una mostra in castello dedicata al Grande Torino, una delle squadre più amate della storia calcistica nazionale, pluricampione d’Italia con cinque scudetti vinti consecutivamente e colonna portante della Nazionale azzurra per molti anni (nel 1947, ben 10 giocatori titolari su 11 appartenevano alla squadra del Torino). La sera del 4 maggio 1949 l’intera squadra fu sterminata in un terribile incidente aereo a Superga, ma la memoria della più grande formazione del nostro dopoguerra è ancora viva.
La mostra desenzanese sarà allestita dal 1° al 15 ottobre nelle sale del castello cittadino e inaugurata sabato 7 ottobre alle 17.30 alla presenza delle autorità locali; il titolo “Non credevamo di amarli tanto” è tratto da un giornale dell’epoca (Il Tifone del 10 maggio ’49). L’esposizione, curata da Giampaolo Muliari direttore del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, si compone di materiali e oggetti originali dell’epoca: foto, articoli di giornale, documenti, scarpe, maglie e palloni del Grande Torino, alcuni reperti dello Stadio Filadelfia, il vecchio stadio torinese dove il Grande Torino ha giocato tutte le sue partite, quadri e disegni. Si potrà vedere anche una valigetta appartenuta a uno dei massaggiatori della squadra, che era sull’aereo dell’incidente e che contiene delle ampolle rimaste miracolosamente intatte. Ricordi di un calcio che fu. Materiali e tecniche completamente diversi rispetto a quelli dei giorni nostri.
«Con questa mostra – commenta Pier Giovanni Zavattaro, presidente del Toro Club di Desenzano – vogliamo ricordare un pezzo di storia calcistica italiana, che il Grande Torino ha rappresentato, ma anche la passione e la bellezza di uno sport d’altri tempi, praticato in maniera sana e pulita. Immancabile sarà il ricordo del calciatore bresciano Mario Rigamonti».
All’inaugurazione saranno presenti anche alcuni ex giocatori, campioni che hanno indossato la maglia del Torino nel 1975/76: il bomber Paolino Pulici, che con 172 gol totali è il primatista dei marcatori del club granata di tutti i tempi, Eraldo Pecci oggi scrittore e commentatore televisivo e l’allenatore Luciano Castellini.
«Le mostre itineranti come quella di Desenzano – afferma Giampaolo Muliari, direttore del Museo permanente del Grande Torino – ci aiutano a far conoscere la storia della squadra, specialmente tra i giovani. Ogni anno tantissime scolaresche visitano il museo e le mostre in giro per l’Italia. Una memoria ancora molto sentita e apprezzata dai ragazzi, che ci ha portato a promuovere oltre 150 eventi in vent’anni».
All’inaugurazione con visita guidata della mostra, sabato 7 ottobre alle 17.30, seguirà un rinfresco.
Gli orari di visita sono quelli di apertura del castello: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
La tragedia
A fine aprile 1949 i granata iniziarono a organizzarsi per partecipare alla partita di addio al calcio del giocatore portoghese Françisco Ferreira amico di Valentino Mazzola, decisa per il 4 maggio qualche mese prima, in occasione della partita contro la nazionale portoghese. Pochissimi giorni prima, tutta la squadra partì verso Milano per giocare contro la squadra dell’Internazionale, la partita che avrebbe deciso lo scudetto.
Il 3 maggio si disputò la partita, la quale sarà ricordata purtroppo come l’ultima del Grande Torino. Di fronte a una folla di quarantamila persone, il Torino purtroppo perse per 4-3.
Purtroppo, nel ritorno, il 4 maggio 1949 alle 17.05 si consumò la strage poco distante dalla Basilica di Superga: per le condizioni meteo avverse, tra pioggia e fitta nebbia, l’aeroplano si frantumò contro il pianterreno di Superga. Una sciagura che sterminò l’intera squadra. I funerali furono celebrati in piazza San Carlo a Torino il 6 maggio 1949, alla presenza di 500mila persone.
Il Museo
Il Museo del Grande Torino, creato nel 2002 inizialmente nel chiostro della Basilica di Superga, oggi è accolto negli storici locali di Villa Claretta, a Grugliasco (To). Conserva oggetti e cimeli, dal 1906 ad oggi, che raccontano non solo la storia di una squadra di calcio che ha fatto leggenda, ma anche un pezzo della storia del nostro Belpaese.
Tra i tanti reperti, anche una parte della tribuna in legno dello Stadio Filadelfia (il vecchio stadio del Torino), la cornetta del “Trombettiere del Filadelfia” che dava la carica ai giocatori della squadra, la Balilla di Gigi Meroni, documenti originali, vecchie e nuove foto dei giocatori e degli allenatori, le maglie originali del Torino dal 1927 a oggi, scarpe e palloni.
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