Coppa Cobram del Garda, gara bagnata… gara fortunata!
DESENZANO – Fulmini, tuoni e tempesta si sono tragicamente abbattuti sulla Coppa Cobram del Garda… roba che la celebre nuvoletta di Fantozzi è una gioia a confronto!
Ma le merdacce partecipanti non si sono fatte spaventare proprio per niente: i più temerari, noncuranti del clima avverso, sono arrivati puntualissimi, addirittura qualcuno in largo anticipo con tanto di damigiane di vino e fagiolata gentilmente omaggiata a tutti i presenti. E per fortuna, perché gli effetti collaterali hanno spazzato via le nuvole lasciando spazio ad un sole splendente e a temperature estive!
Piazza Cappelletti, da cui la Coppa Cobram è partita, era gremitissima di gente: non solo i meravigliosi partecipanti che ogni anno riescono ad essere sempre più fantasiosi e creativi, ma anche tantissimi curiosi, fotografi, giornalisti, insomma una marea di gente. I cori da stadio ve li lasciamo solo immaginare… la sorpresa più grande però è stata trovare altrettante persone lungo tutto il tragitto che da Desenzano porta a Rivoltella. Adesso, non è per fare i fenomeni, ma evidentemente siamo diventati famosi!
Quindi, glorioso bagno di folla alla partenza e pubblico in delirio all’arrivo: anche al Porto di Rivoltella l’accoglienza è stata clamorosa! E quante risate nel vedere il gruppo agghindato a dovere… c’erano tutti i personaggi dei film di Fantozzi: bellissimi i gondolieri che per l’occasione, oltre agli imbarazzanti costumi a righe, hanno trasformato le proprie bici in gondole; c’era il dottor Birkenmeier con tutto il suo staff al completo, le polpette mica le ha portate però, armato di frusta per punire le merdacce ingorde; c’erano personaggioni con incredibili abiti vintage e bici fighissime; c’erano le Mariangela più cesse e racchie che mai; c’erano i Fantozzi in tutte le versioni possibili e immaginabili; c’erano le Pina, orrende nei loro grembiuli e con i codini color grigio topo; c’erano le Serbelloni, riccamente vestite e ingioiellate, altezzose al punto giusto; c’erano gli sciatori, onore a loro che hanno pedalato tutto il giorno con gli scarponi, ci vuole coraggio eh?!
E questo è stato chiarissimo a tutte le merdacce presenti, il vincitore della quarta edizione infatti è Cristian Belotti del team “Tiri lei coglionazzo”. La sua tuta blu elettrico, il casco, gli sci e gli scarponi – praticamente tutto uguale all’originale – hanno convinto chiunque: premiato per lo stile e sicuramente per lo spirito, il buon Belotti si è portato a casa “Magnetica” una bici a scatto fisso omaggiata dal Biciclettaio Matto, alias Visconte Cobram, in persona.
Secondo classificato Stefano Colangelo del team “Prostata Piacenza” che si è aggiudicato un weekend all’Hotel Catullo.
Terzo Francesco Venturoli del team “Clinica Dr. Otto Birkenmaier” cha ha invece vinto un weekend all’Hotel Desenzano. Quarto, ma non meno bello degli altri, Andrea Maffini del team “Ultimo Giro”, per lui una cena in omaggio all’Osteria alla Torre.
Una menzione specialissima va anche a tutti gli amici che hanno contribuito con mezzi pazzeschi: la Bianchina c’era, c’è ogni anno ed è sempre bellissima, ma quello che finora non c’era mai stato, e sottolineo mai, è il carro funebre, VERO e d’epoca, con tanto di becchini in mantello e cilindro. Perché se la Coppa Cobram si fa, si fa seria fino in fondo!
“Volendo tirare due somme – dicono i promotori della manifestazione – possiamo affermare con certezza che anche questa quarta edizione è stata gloriosa come le altre. Forse anche un po’ di più. E il merito va all’impeccabile organizzazione, ai partecipanti che per via di inventiva sono imbattibili, al comune di Desenzano che ci supporta sempre, alla Polizia Locale che ci scorta, ai volontari dell’ambulanza pronti ad intervenire in caso di necessità, ai driver che portano in giro i nostri Fotograffoni ma soprattutto ai nostri generosissimi sponsor. Il Ristornate al Fattore che, in collaborazione con il Panificio Daniele, ha offerto una super colazione fatta di gustosissime libagioni, l’Osteria La Torre che dire che ha fatto un pranzo imperiale è niente, il Classic Rock Beach Cafè che ci ha accolti a suon di pirlo e salamine”.
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