Guardie e ladri: banditismo e controllo della criminalità in Europa

GARGNANO – Da giovedì 26 a sabato 28, tra Gargnano e Tignale, un convegno sul bandito Zanzanù e il banditismo. L’ingresso è libero.

La prima giornata del convegno, giovedì 26, si svolge a Gargnano, a Palazzo Feltrinelli, con il seguente programma.
Ore 9.15: Saluti del Sindaco di Gargnano. Apertura dei lavori: Livio Antonielli, Claudio Povolo

Interventi
Francesco Poggi, Chi controlla i controllori: impatto del sindacato sul mantenimento dell’ordine pubblico e la repressione del crimine nei casi di Orvieto e Perugia

Daniele Bortoluzzi, Truffe, furti, gioco d’azzardo e stupri: guardie e ladri a Bologna nel Trecento

Diego Pizzorno, Reprimere e strumentalizzare. Scampare la giustizia e riabilitarsi. Il banditismo nella Liguria della prima età moderna: tra ordinaria amministrazione e stati d’emergenza

Idamaria Fusco, Labili confini e intrecci di “poteri”: banditismo e controllo nella Calabria di fine Seicento

Daniele Edigati, Delinquenza e confini statali: forme di cooperazione tra Principi in Antico Regime (secoli XVII-XVIII)

Ore 14.30
Àngel Casals Martinez, Nobile e popolare, legale e illegale. Le caratteristiche del banditismo catalano

Stefano Levati, «Lessandrini e Pozzolaschi e simil canaglia di contrabbandieri e ladri»: la nascita e gli sviluppi settecenteschi di un problema d’ordine pubblico

Katerina B. Korrè, Riflessioni sul banditismo degli stradioti dell’esercito veneziano, tra severità delle leggi e necessità dello Stato

Francesco Saggiorato, L’ordine pubblico napoleonico nei territori frontalieri e montani del dipartimento dell’Arno

Enza Pelleriti, Banditismo, apparati repressivi e legislazione d’emergenza in Sicilia (1816-1859)

Luca Rossetto, Nel Veneto asburgico del post ’48: il caso di Francesco Tenan

Emilio Scaramuzza, Garibaldi e il brigante. La vicenda di Santo Meli, caposquadra, tra criminalità e rivoluzione (1860)

Venerdì 27 ottobre la seconda giornata di studi ha luogo al Park Hotel Zanzanù, a Tignale, con questo programma:
Ore 9.15 Saluti del Sindaco di Tignale

Interventi
Paola Benussi, Michela Dal Borgo, Il bando come pena nelle fonti dell’Archivio di Stato di Venezia (secoli XVI-XVIII)

Giovanni Pelizzari, Mobilitazione territoriale delle milizie venete – un caso di scuola in terra gardesana

Andrew Vidali, Un secolo prima di Zanzanù: la vicenda di Virgilio Dei Passi, banditobergamasco

Sergio Marinelli, Giovan Andrea Bertanza e l’ex-voto del santuario della Madonna di Montecastello di Tignale

Miguel Ángel Melón Jiménez, Al margen del mito y lejos del tópico. El bandolerismo en Andalucía según los responsables de su persecución

Carmine Pinto, Pratiche operative e reti sociali del grande brigantaggio meridionale (1861-1866)

Ore 14.30
Visita al santuario della Madonna di Montecastello

Ore 16.30
Interventi
Giulio Tatasciore, La polizia dei briganti. Spie, delinquenti e funzionari nel conflitto postunitario italiano

Annamari Nieddu, «I tristi eroi». Istituti di prevenzione e repressione della delinquenza minorile nell’Italia postunitaria

Luigi Vergallo, La polizia e il contrasto dei rapinatori all’inizio del ventesimo secolo in alcune città europee. Bande criminali, bande politiche, bande miste: a contesti diversi, risposte diverse

Michele Di Giorgio, Osservare, studiare e reprimere la criminalità. Delinquenti, pubblica sicurezza e società tra anni Sessanta e Settanta

Pasquale Beneduce, Prime commissioni d’inchiesta parlamentari su banditismo e mafia (1963)

Sabato 28 ottobre alle 9.15, sempre al Park Hotel Zanzanù, discussione aperta a tutti i partecipanti. Oltre ai relatori partecipano: Livio Antonielli, Andrea Azzarelli, Franco Benigno, Carolina Castellano, Laura Di Fabio, Simona Mori, Claudio Povolo

Si segnala inoltre, domenica 29, “La Gargnano di Zanzanù”: a 400 anni dalla tragica uccisione del bandito un itinerario ne ripercorre la storia e le vicende nella nativa Gargnano. Ritrovo alle 16 al chiostro di San Francesco.

Nella foto in alto: l’ex-voto dipinto da Giovan Andrea Bertanza, raffigurante la caccia al bandito e l’uccisione di Zanzanù,  conservato nel santuario della Madonna di Montecastello di Tignale.

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