Samantha Cristoforetti ad Arco per il premio Caproni: posti esauriti
ARCO – Nel pomeriggio di oggi, giovedì 26, sono stati esauriti i posti (circa 280) nel salone delle feste del Casinò municipale di Arco, per assistere domani, venerdì 27, alla premiazione di Samantha Cristoforetti.
Alla notissima aviatrice e astronauta, prima donna italiana nello spazio, il Comune di Arco ha conferito la prima edizione del premio Caproni, istituito per il 60° anniversario della scomparsa dell’illustre concittadino Giovanni Battista «Gianni» Caproni (Arco, 3 luglio 1886 – Roma, 27 ottobre 1957), pioniere dell’aeronautica e uomo attento allo sviluppo e alla tutela del territorio, di grande senso civico e sensibilità sociale.
Si ricorda che la cerimonia inizia alle 18 con gli interventi istituzionali e l’introduzione dello storico Romano Turrini sulla figura di Gianni Caproni; quindi la chiacchierata di Samantha Cristoforetti sulla missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) “Futura”, e a seguire la consegna del premio da parte del sindaco.
Chi ha prenotato può occupare il proprio posto (che gli sarà indicato dagli addetti) tra le 17 e le 17.45, dopo di che il posto sarà considerato libero e assegnato a chi ne farà richiesta.
Il premio Caproni è propriamente una onorificenza al merito. Ne possono essere destinatari persone o organizzazioni che, con la loro attività e il loro pensiero, si siano distinte e abbiano acquisito meriti in almeno uno dei seguenti modi: per aver promosso, innovato o dato lustro all’aviazione, alla scienza aeronautica e aerospaziale; per aver contribuito a valorizzare e promuovere la figura di Gianni Caproni; per aver apportato una significativa innovazione nella ricerca o nella produzione industriale; per aver dimostrato sensibilità e attenzione per la formazione e l’istruzione dei giovani, per lo sviluppo sociale e occupazionale quale dimostrò Gianni Caproni nel corso della sua vita; infine, per aver sostenuto il recupero di aree boschive e di grande pregio ambientale.
Il premio, di natura morale, è rappresentato da un oggetto artistico che ricorda nella sua composizione sia il sentimento di ricerca pionieristica e quasi visionaria di Gianni Caproni, sia il suo legame con il territorio e l’ambiente in cui era nato e viveva.
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