Gargnano: 3mila abitanti e 4 stelle Michelin
LAGO DI GARDA – Presentata oggi la nuova Guida Michelin, edizione 2018. Bene il Garda bresciano, benissimo Gargnano con ben tre ristoranti stellati per un totale di 4 stelle. Un record per un paese di 3mila abitanti!
Sono nove gli stellati del Garda, sette bresciani, due veronesi. A secco il Garda trentino.
L’unico due stelle è il ristorante della prestigiosa Villa Feltrinelli (www.villafeltrinelli.com), a Gargnano, dal 2004 affidato allo chef Stefano Baiocco (nella foto sopra un suo piatto), che si vede confermare per l’ennesima volta le due Stelle Michelin, assegnate per la prima volta nel 2014 (ne aveva una nella precedente edizione della guida).
Ma a Gargnano brillano, luminosissime, altre stelle. Gli ispettori della guida gastronomica più celebre al mondo nell’edizione 2018 hanno confermato la stella al Tortuga (www.ristorantelatortuga.it), lo storico locale sul porto della famiglia Filippini. È dal 1980 che la guida Michelin ha riconosciuto alla dedizione e al talento della famiglia Filippini una stella, che continua da allora a brillare.
A completare la straordinaria performance gargnanese, ecco la new entry di questa edizione: il ristorante Villa Giulia dello chef Maurizio Bufi (www.villagiulia.it).
«Tre ristoranti stellati, per un totale di 4 stelle – commenta il sindaco Giovanni Albini – sono un risultato straordinario per un paese di neppure 3mila abitanti. Siamo orgogliosi dei nostri operatori».
Confermate le altre stelle del firmamento dell’alta cucina gardesana: quelle attribuite all’Esplanade dello chef Massimo Fezzardi a Desenzano (www.ristorante-esplanade.com), al Lido 84 dello chef Riccardo Camanini a Gardone Riviera (www.ristorantelido84.com ), del Capriccio dello chef Giuliana Germiniasi a Manerba (ristorantecapriccio.it) e de La Rucola dello chef Gionata Bignotti a Sirmione (www.ristorantelarucola.it).
Sul Garda veronese brillano due stelle, assegnate all’Oseleta a Cavaion Veronese, con cucina affidata allo chef Giuseppe D’Aquino (www.ristoranteoseleta.it), e alla Vecchia Malcesine, appunto a Malcesine, dello chef Leandro Luppi (www.vecchiamalcesine.com).
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