Piano attuativo a Portese, per la minoranza dubbi di legittimità
SAN FELICE DEL BENACO – Piano attuativo a Portese in variante al Pgt: l’opposizione solleva dubbi di illegittimità e chiede l’annullamento degli atti adottati per fermare la speculazione.
Ecco il comunicato stampa diffuso dai consiglieri della Lista Civica “Idee in Comune” Simone Bocchio, Bruno Baldo, Sandra Tarmanini e Simone Zuin.
«Dopo che numerosi cittadini si sono mobilitati contro la variante del Piano Attuativo “PA Agrifoglio” previsto a Portese adottato dalla maggioranza guidata dal Sindaco Paolo Rosa, i consiglieri di minoranza evidenziano vizi di illegittimità e ne chiedono l’annullamento in autotutela (L’istanza è scaricabile qui).
Si parla ancora una volta del Piano Attuativo in variante al PGT, denominato “PA Agrifoglio”, che riguarda un’ampia area verde di Portese degradante verso lago, nella zona compresa tra Via Benaco e Via Porto Portese a ridosso del decadente centro storico: a fronte della previsione del PGT vigente di una destinazione di carattere turistico-alberghiero, la maggioranza consiliare guidata dal Sindaco Paolo Rosa vuole invece la costruzione di un’edilizia esclusivamente residenziale per 8.400 mc.
Il gruppo di minoranza “Idee in Comune” sta cercando in ogni modo di impedire che la variante del “PA Agrifoglio” venga approvata, dando voce ai numerosi cittadini contrari alla nuova ed insulsa cementificazione. Sono stati organizzati incontri informativi con i cittadini e promossa la raccolta di osservazioni, riscuotendo ampia partecipazione e consenso tra la popolazione: quasi 170 le osservazioni giunte al protocollo comunale, numero oltremodo considerevole. Il dissenso è emerso con forza anche nell’assemblea pubblica di mercoledì 15 novembre, questa volta organizzata in fretta e furia dalla maggioranza per tentare di sedare i sempre più crescenti malumori.
I consiglieri di maggioranza, però, sembrano non ascoltare le svariate e sensate motivazioni che animano i cittadini (i dubbi in merito all’ennesimo consumo di suolo, alle mancate opportunità per lo sviluppo turistico del paese, all’abbandono dei centri storici, all’effettiva utilità delle opere previste a compensazione) ed appaiono determinati ad approvare definitivamente la variante del “PA Agrifoglio” entro la fine del 2017, in corsa contro il tempo (ed il buonsenso) per riuscire a cantierizzare le opere pubbliche compensative previste in occasioni delle prossime elezioni amministrative.
Nel frattempo i consiglieri di minoranza hanno rilevato vizi di illegittimità e quindi presentato un’istanza di annullamento in autotutela degli atti della variante del “PA Agrifoglio” adottati dal Consiglio comunale:
1. innanzi tutto i documenti presentati vorrebbero costituire variante di un Piano Attuativo approvato ancora nel 2007 con una convenzione urbanistica di 5 anni da tempo scaduta;
2. secondariamente il Documento di Piano del PGT vigente del Comune di San Felice del Benaco è anch’esso scaduto essendo ormai trascorsi i 5 anni dalla sua entrata in vigore e, come espressamente previsto dalla legge regionale, l’Amministrazione non può in questa situazione dar corso a Piani Attuativi in variante.
Al momento la cittadinanza attende il prossimo passo del Sindaco Paolo Rosa, del Vicesindaco e Assessore ai LL.PP. Robusti Simona e degli altri consiglieri di maggioranza: preso atto delle irregolarità evidenziate dal gruppo “Idee in Comune”, riusciranno i nostri frettolosi e distratti Amministratori a rispondere nel merito dell’istanza di annullamento e dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio la totale legittimità? Anche ammesso (e non concesso) che così fosse, approveranno comunque la variante non curanti dell’opinione pubblica o responsabilmente accetteranno di dialogare con i cittadini avviando le procedure per un nuovo Documento di Piano che consideri i bisogni e le vocazioni dell’intero territorio comunale con una drastica riduzione del consumo di suolo ed il recupero del patrimonio storico?».
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