In treno da Monaco a Riva, una linea ferroviaria per collegare il Garda all’Europa
GARDA TRENTINO – Prendere un treno alla stazione centrale di Monaco e scendere comodamente a due passi dal lago. Sarà possibile? La Provincia autonoma dice sì.
Si torna a parlare del treno Rovereto-Riva. È infatti stato approvato in Consiglio provinciale a Trento, con la sola astensione del presidente Ugo Rossi, l’ordine del giorno presentato dal M5S che impegna la giunta a valutare prioritariamente in fase di predisposizione del piano della mobilità la fattibilità del ripristino della Rovereto – Arco – Riva, il collegamento ferroviario più comunemente conosciuto come la vecchia MAR (Mor-Arco-Riva), in esercizio tra il 1891 e il 1936.
L’idea di una linea ferroviaria Rovereto-Riva, inserita nello scenario europeo di un futuro collegamento che consenta di andare in treno da Monaco al lago di Garda, è da tempo sostenuta dall’assessore trentino alle infrastrutture Mauro Gilmozzi.
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La stessa Comunità dell’Alto Garda e Ledro ha inserito nel proprio piano stralcio della mobilità il treno che avrebbe il terminal a porto San Nicolò, a Riva.
Anche nel Piano della Mobilità di Riva del Garda è stata inserita l’idea avveniristica ma già a lungo accarezzata di un terminal ferroviario nelle vicinanze di Porto San Nicolò, tra il centro di Riva e Torbole. Il collegamento ferroviario, ovviamente, sarebbe con Rovereto, e quindi con Trento. Ma, in un’ottica più ampia, con Monaco di Baviera. Pensate cosa potrebbe voler dire prendere un treno alla stazione centrale di Monaco per scendere comodamente a due passi dal lago, senza essersi nemmeno accorti di aver attraversato l’Austria, il Brennero e l’intero Trentino-Alto Adige.
Tra chi ci si può certamente annoverare il sindaco di Riva del Garda Adalberto Mosaner, il quale, intervistato dal quotidiano Trentino, ha spiegato che «la chiamiamo Monaco-Garda, ma la ferrovia può realisticamente intercettare tutto il Centro Europa, dove la cultura del treno è ampiamente diffusa. Sulle brevi e medie percorrenze i binari possono davvero sostituire la gomma. La ferrovia è uno strumento che porta meno traffico: prevedere questa soluzione è un segnale rilevante che necessita del pieno sostegno degli enti locali e di tutte le realtà, a partire dai comitati, che sostengono questo progetto».
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