TIGNALE – Si sono concluse, come si temeva, in modo tragico le ricerche di Pietro Giordani. Trovato senza vita il corpo del 33enne.
Ieri la svolta nelle ricerche. Altri frammenti della carrozzeria della Panda di Pietro Giordani sono stati trovati ieri sera dai Vigili del Fuoco del Saf in una scarpata lungo la strada che porta verso Tignale.
Si tratta di pezzi di plastica di coloro rosso della parte anteriore della Panda. Questo è il punto esatto da dove dovrebbe essere uscito di strada. I rami divelti e spezzati fanno intendere che l’auto sia passata da qui per poi finire nel lago. A segnalare qualcosa di insolito lungo la via su cui poi si sono accesi i riflettori delle ricerche è stato un residente della zona.
Ai margini della strada, e in particolare vicino a un tratto senza parapetto, l’uomo ha notato un’irregolarità del terreno: la terra pareva segnata dal passaggio di un’auto. Di qui la telefonata, il racconto e il via alle ricerche. I Vigili del fuoco giunti sul posto, gli stessi che avevano già ispezionato il torrente Piovere, si sono imbragati e si sono calati lungo il pendio. Pochi minuti più tardi hanno individuato alcuni elementi di plastica di colore rosso.Un volo di qualche centinaio di metri per atterrare davanti al porto di Tignale. Restano però alcuni dubbi, uno su tutti è che non sono state trovate tracce lungo la ex strada gardesana che è proprio sotto la scarpata. Né pezzi dell’auto o tracce di sassi o piante divelti dal passaggio dell’auto.
Questa mattina i mezzi navali della guardia costiera, volontari del Garda e i vigili del fuoco hanno scandagliato con i sonar la zona dove dovrebbe essere precipitata la vettura.
Nella tarda mattinata, nelle acque di Tignale, è stato trovato un corpo senza vita che si presume essere quello di Pietro Giordani. A poca distanza, sul fondale, anche la sua Panda.
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