Sacro e profano al Vittoriale, nel segno dell’arte di Missaglia
GARDONE RIVIERA – Sabato al Vittoriale va in scena l’evento “Il sacro e il profano”. Protagonista l’arte di Renato Missaglia, che ha firmato il manifesto 2018 del Carnevale di Viareggio.
Il sacro e il profano si incontrano al Vittoriale, la cittadella monumentale di Gabriele d’Annunzio. E’ un gioco di contrasti l’evento in programma sabato 20 alle 18 nella cittadella dannunziana di Gardone Riviera, intitolato appunto «Il sacro e il profano».
A far da filo conduttore, l’arte di Renato Missaglia, pittore clarense noto per le effigi di tante icone planetarie, che ha ideato e curato l’evento al Vittoriale, «che considero – dice l’artista – uno dei più alti luoghi di cultura al mondo». Al Vittoriale, tra l’altro, Missaglia ha recentemente donato il quadro «Ultimi giorni di Gabriele d’Annunzio al Vittoriale», che ritrae il poeta abbandonato su una poltrona, ormai anziano.
Dopo l’intervento del presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, che presenterà i risultati 2017 della Fondazione (record di visitatori, 258.555, e obiettivo 275mila per il 2018) e il nuovo documentario realizzato da Albatros Film, l’evento si apre all’insegna del sacro: la presentazione dell’opera lirica «Brunellesco» del compianto cardinale e compositore fiorentino Domenico Bartolucci, uno dei grandi scrittori di musica sacra del ‘900, che la scrisse e musicò in previsione delle celebrazioni per i 600 anni (1418) dal concorso per la realizzazione della Cupola di Santa Maria del Fiore, vinto dopo molti contrasti dall’architetto e scultore rinascimentale Filippo Brunelleschi. «Sto studiando – spiega Missaglia – le scenografie e i costumi per quest’opera che racconta la gara per l’affidamento dei lavori di realizzazione della cupola e che sarà proposta in prima mondiale al Teatro dell’Opera di Firenze in dicembre. Sarà uno degli eventi artistici da raccontare al mondo». Interviene Alessandro Biciocchi, segretario generale della Fondazione Domenico Bartolucci.
Dopo un intermezzo musicale di Elisabetta Gozio, due interpretazioni canore con la base al pianoforte registrata da Alberto Fortis, il sacro cede il passo al profano, con la presentazione del Carnevale di Viareggio, uno dei più importanti d’Europa, a cura della presidente Marialina Marcucci.
L’icona dell’evento è un’opera di Missaglia, scelta dalla Fondazione del Carnevale per il manifesto dell’edizione 2018. Il nome dell’artista bresciano va ad aggiungersi a quelli di illustri predecessori, dato che dal 1926 il Carnevale viareggino affida la sua immagine a un manifesto d’autore ogni anno diverso e con firme prestigiose, da Jean-Michel Folon a Sergio Staino e Dario Fo.
«Per la prima volta – dice Missaglia – nel manifesto non ci sono le maschere Burlamacco e Ondina (e questo ha fatto storcere il naso a molti viareggini, ndr). È un’esplosione di colori per esprimere l’evasione dalla quotidianità e volare verso creatività, fantasia, gioia e libertà». Per Missaglia è una vetrina internazionale: il manifesto è già stato presentato a Viareggio, Firenze, Montecarlo, Milano e il 21 gennaio sarà svelato a New York in previsione della prima sfilata dei carri allegorici che si terrà a Viareggio il 27 gennaio.
L’evento al Vittoriale si chiude con la visita alla mostra «Magnifiche Presenze», dedicata a Pascoli e d’Annunzio, a Villa Mirabella.
L’ingresso alle presentazioni, in auditorium, è libero fino a esaurimento posti e necessita di conferma (segreteriaprogettispeciali@vittoriale.it o 0365.296507).
I commenti sono chiusi.