LONATO – Domenica 4 l’os de stomèch da record sarà cucinato e distribuito ai commensali e il ricavato sarà devoluto alla popolazione di Camerino, colpita dal sisma del 30 ottobre 2016.
Sarà presente anche il sindaco di Camerino (Macerata) domani mattina (4 febbraio 2018) al pranzo benefico che avrà per protagonista l’os de stomèch da record, 495 kg di insaccato gigante preparato dai macellai lonatesi durante la 60ª Fiera regionale agricola, artigianale e commerciale di Lonato del Garda.
Il pranzo di solidarietà a sostegno della comunità di Camerino si terrà domani a mezzogiorno al centro parrocchiale di Campagna, frazione lonatese, e segnerà l’atto conclusivo della 60ª Fiera di Lonato. Il megaosso dello stomaco, Deco lonatese, realizzato dai macellai lonatesi, capitanati da Stefano Savoldi e con la supervisione del ristoratore Marino Damonti, è stato ottenuto cucendo a mano 80 vesciche di maiale poi riempite di carne di maiale impastata, insaporita con spezie e innaffiata di grappa (il vero segreto del salame lonatese) e alcuni pezzi di osso dello sterno, da cui deriva il nome di os de stomèch.
Il ricavato del pranzo di beneficenza sarà poi consegnato dal sindaco lonatese Roberto Tardani al primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui. Già lo scorso anno i cinquemila euro raccolti dal pranzo di fine fiera, attraverso la condivisione dell’osso dello stomaco, era stato destinato al comune marchigiano in una trasferta di solidarietà organizzata dall’amministrazione di Lonato con la locale Protezione civile, l’1 e il 2 aprile 2017.
«I soldi raccolti – dichiara il sindaco Roberto Tardani – grazie alla sensibilità e alla generosità di tanti lonatesi lo scorso anno sono destinati, su volontà del sindaco di Camerino, alla ricostruzione della Scuola di musica della città. Quest’anno ripeteremo il “gemellaggio solidale” con il pranzo di domenica e il primo cittadino Gianluca Pasqui sarà con noi già dalla mattina alle 10 in municipio. Dopo il tour in comune e in centro, a mezzogiorno pranzerà con i lonatesi a Campagna assaggiando il nostro osso dello stomaco».