Sghiba è il nuovo Capo Valar di Lazise
LAZISE – Tradizioni carnevalesche: Sghiba, al secolo Stefano Campagnari, ritorna ad essere il Capo Valar della Libera Contrà del Marciapiè. Così ha deciso il popolo.
A lui le urne hanno assegnato 217 voti, mentre a Carletto Oliosi sono stati assegnati 198 voti, quindi incarna la figura de Quel da Re. Infine a Claudia Bottura l’incarico di Cagnol con 188 voti.
Il 39° carnevale del Marciapiè ha quindi espresso la sua corte con Stefano Campagnari, Carletto Oliosi e Claudia Bottura e si è presentata con lo stendardo del carnevale lacisiense alla giunta comunale guidata da Luca Sebastiano, che si è molto complimentato per il successo di una manifestazione che ha visto sia la presenza del Papà del Gnoco e del Re del Goto nonché di 34 gruppi del Carnevale Veronese con ben 186 figuranti.
Nei due giorni di festa fra lungolago Marconi e via Arco sono stati cucinati da volontari del carnevale 300 litri di minestrone di magro, 200 chili di pesce fritto, oltre 100 chili di gnocchi, 200 chili di bondola, trenta chili di frittelle, un migliaio di pani e sono stati consumati ben due quintali di vino Bardolino.
“Un successo oltre ogni nostra aspettativa, soprattutto per la numerosa presenza dei gruppi del carnevale veronese – spiega soddisfatto Sergio Olivetti della Libera Contrà del Marciapiè – perché è la prima volta di questa massiccia presenza a Lazise. Poi i complimenti del sindaco che ha veramente valorizzato il nostro impegno ed anche l’attenzione che poniamo a chi è in difficoltà. Strepitosa l’accoglienza alla casa di risposo da parte degli anziani ospiti ed anche del personale. Per certi versi davvero commovente per tutti. Lo ha dichiarato più volte anche il Papà del Gnoco”.
“Posso dire che abbiamo lavorato molto in cucina – spiega Jake Olivetti – ma che tutti sono stati soddisfatti sia della qualità che della quantità, ma soprattutto della educazione di chi si avvicinava agli stand per chiedere qualche cosa.La parte grossa – conclude Olivetti – è stato il pesce, ovviamente. Ma non da meno anche gli gnocchi ed il minestrone. Felici i bimbi con lo zucchero filato che è andato letteralmente a ruba.”
“Dopo la festa, rimesso in ordine ogni cosa – soggiunge Sergio Olivetti, El Gegia -, faremo i conte e quel che ci resta , come ogni anno, lo consegneremo ad una associazione locale di volontariato per sostenerla nella attività sul territorio.”
Sergio Bazerla
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