Un comitato spontaneo per salvare l’ospedale di Malcesine
MALCESINE – Il Comitato si propone di ”salvare l’ospedale di Malcesine dalla sua dismissione causata dalla politica sanitaria della Regione Veneto dell’ALSS 9 Scaligera”.
È nato un mese fa, lo scorso 31 gennaio, il Licssom, cioè Libero comitato spontaneo salvataggio ospedale di Malcesine, che si è presentato al pubblico in occasione di un’assemblea pubblica organizzata nei giorni scorsi nella sala consiliare di Malcesine.
Lo ha costituito un gruppo di cittadini per difendere la struttura sanitaria di Val di Sogno, evitandone l’ulteriore ridimensionamento o addirittura la chiusura.
A presiedere il comitato è l’architetto trentino Adriano Piffer, 64 anni, già presidente e vicepresidente dell’Aidm, Associazione interregionale disabili motori, e con varie esperienze e collaborazioni nel settore sanitario.
Il comitato non è schierato politicamente ma aperto a tutte le realtà del territorio.
Ecco come il comitato si presenta su Facebook:
“Il Comitato ha lo scopo fondamentale di salvare l’Ospedale di Malcesine dalla sua dismissione a causa di una politica sanitaria della Regione Veneto e del braccio operativo rappresentato dall’ALSS n°9 Scaligera che spinto dalla logica da qualche anno imperante nel settore sanitario della nostra nazione e calato a forza in virtù dell’entrata in regime delle deleghe assegnate alle regioni e conseguentemente a tutta la filiera (ULSS, Comuni, Ospedali pubblici e privati convenzionati ecc..) ne determina che l’elemento al quale tutte le strutture sanitarie puntano è il solo rispetto del budget economico.
In una società come la nostra che ormai ha perso i valori intrinseci all’uomo, al lavoro, alla solidarietà, alla famiglia, al rispetto del prossimo e che sente la mancanza di questi valori e fattori esistenziali sociali solo quando sono stati definitivamente smarriti o compromessi sia totalmente che parzialmente per quanto l’uomo realizza economicamente, attua politicamente e programma temporalmente per il futuro, solo all’ora si accorge che ha fallito e che ha buttato alle ortiche il proprio capitale umano, economico e di una vita vissuta in modo sciocco e contraddittorio.
L’ospedale di Malcesine inquadrandolo non solo da un punto di vista sanitario ma applicando la stessa logica del conseguimento a forza del budget si può definire “la fabbrica più grande ed importante della riviera del Garda Orientale”. La sua storia è lì a dimostrare la grande potenzialità che oggi è stata rinchiusa in un forziere che non si vuole riaprire.
Come la fabbrica, oltre a produrre si impegna a collocare il proprio prodotto sul mercato, anche l’Ospedale di Malcesine avrebbe un questo famoso forziere rinchiusa la potenzialità di attivarsi per “vendere sanità” e servizi sanitari da porre in sinergia con la realtà ricettivo alberghiera di tutta la riviera.
Un pensiero corre all’attivazione del servizio dialisi per i turisti, alla riabilitazione neuromotoria non solo per le patologie fisiatriche della poliomielite ma anche a quelle inerenti lo sport, e il mondo della terza età ecc.
Tutti questi ragionamenti hanno indotto alcuni soggetti ad impegnarsi nella costituzione del Libero Comitato pur rendendosi conto che una lettura politico istituzionale attuale è basata su azioni non del tutto coincidenti ai fatti concreti che si stanno mettendo, anche recentemente, in atto.
Sintesi degli scopi del Licssom
- Il Comitato assume quale scopo fondamentale il salvataggio dell’Ospedale di Malcesine dalla sua dismissione e chiusura, in quanto struttura sanitaria di rilievo Regionale e Nazionale, necessaria e indispensabile allo sviluppo del territorio circostante;
- Portare a conoscenza dei censiti e delle componenti socio-economiche dei comuni di Malcesine, Brenzone, Torri del Benaco, Garda e Bardolino, le problematiche insorte coinvolgenti il plesso Ospedaliero di Malcesine e le loro ripercussioni future;
- Sensibilizzare le Amministrazioni Municipali della Riviera del Garda Orientale per proporre il mantenimento in attività del plesso Ospedaliero di Malcesine e promuoverne il suo ulteriore sviluppo quale polo Regionale e Nazionale specialistico della riabilitazione motoria e della ricerca, attraverso il potenziamento del Centro di Riferimento Nazionale per lo Studio e la Cura degli Esiti Tardivi della Poliomielite e della Postpolio, nonché divenire, per la sua potenzialità, punto sanitario multifunzionale a servizio della popolazione locale e di quella turistico ricettiva – alberghiera e residenziale;
- L’organizzare assemblee pubbliche, pubblici dibattiti, trasmissioni televisive, interviste e interventi sulla stampa locale e nazionale sui temi sanitari e della programmazione sanitaria regionale e nazionale coinvolgente il territorio rivierasco del Garda Orientale;
- Divenire organo propositivo e collaborativo per le componenti socio-economiche ed amministrative del territorio, onde raggiungere una comune progettualità sinergica da inoltrare alla Regione Veneto per la costituzione di un tavolo che consenta in primis, di implementare i servizi erogati dalla struttura sanitaria di Malcesine.
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