Ciclopista del Garda, verso la conclusione il tratto di Limone
LIMONE SUL GARDA - Proseguono i lavori sulla ciclopista tra Limone e il confine con Riva. Ecco foto e rendering dei progettisti, lo studio "Fontana, Lotti & Lorenzi ingegneri associati".
Opera da oltre 7 milioni finanziata con fondi per i Comuni di confine, la ciclabile tra Limone e e il confine con Riva del Garda è ormai una realtà.
Al di là delle polemiche che giungono dal versante trentino per l’impatto ambientale dell’opera (ne avevamo scritto qui), sul versante bresciano procedono spediti i lavori di realizzazione della ciclabile.
Riportiamo, per approfondire la conoscenza dell’intervento che, piaccia o meno, è senza dubbio una delle opere strutturali più significative in atto sull’Alto Garda, alcune informazioni pubblicate dallo studio rivano “Fontana, Lotti & Lorenzi ingegneri associati“, che ha curato la progettazione definitiva ed esecutiva.
Il progetto prevede la realizzazione di parte di un percorso ciclopedonale lungolago inserito nel progetto di “Realizzazione di un collegamento ciclopedonale sulle sponde del lago di Garda”, che coinvolge i comuni della sponda bresciana, trentina e veronese.
Il tratto sul comune di Limone completa le opere già eseguite fino a capo Reamol portando la ciclopista al confine con la provincia di Trento e, certamente, il collegamento tra i centri abitati di Limone e Riva del Garda appare il più impegnativo da un punto di vista tecnico-economico.
“Il progetto esecutivo – si legge sul sito dello studio Fontana, Lotti & Lorenzi – prevede due tipologie di passerella: la prima “a sbalzo su muro” e la seconda “a sbalzo su roccia”. Per entrambe le tipologie si propone di staccare il sedime del nuovo percorso dal muro e dalla roccia, per dar vita ad un tracciato che, slegato sia dalla linearità del bordo strada sia dalla irregolarità del profilo della parete rocciosa, possa avere un andamento planimetrico più armonioso, con raggi di curvatura adeguati alle esigenze di un percorso ciclabile, rispettando in taluni casi le essenze arbustive esistenti che caratterizzano il versante.
Dallo studio del comportamento geotecnico e strutturale degli ancoraggi a muro e a roccia, così come per i ponti da impostare sulla muratura ad archi ribassati, si è individuata una soluzione strutturale che permette di evitare totalmente le lavorazioni di scavo e fondazione sulla carreggiata della Gardesana, con evidenti vantaggi in termini di impatto del cantiere sulla viabilità e sul traffico.
Sempre nell’ottica di limitare i disagi derivanti dal cantiere, si è implementato un sistema costruttivo che prevede di realizzare la passerella a sbalzo con un impalcato pre-assemblato in officina, in moduli di m 6.00 ciascuno, che garantisce tempi di posa estremamente limitati. La struttura portante principale è longitudinale, con un ancoraggio a “doppio cavalletto”, che dà ottimi risultati anche in termini paesaggistici, in quanto si inserisce in modo puntuale sulla falesia.
A seguito – si legge ancora sul sito dei progettisti – dei confronti per la definizione del progetto esecutivo con il Soprintendente dei Beni Culturali per le Province di Bergamo e Brescia, arch. Giuseppe Stolfi e della funzionaria delegata per l’Alto Garda, arch. Cinzia Robbiati, si è eseguito un mockup dell’impalcato della passerella, per la verifica dei dettagli elaborati e discussi e per avere una conferma, ragionando in scala reale, sulla bontà delle scelte attuate”.
Altre info e altre foto: https://www.fll.tn.it/lavori/11-infrastrutture-pubbliche/32-ciclopista-del-garda-tratto-limone
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