La giuria ha espresso il suo verdetto dopo aver valutato i dieci spiedi in gara, giudicandoli in base a finezza dei profumi, punto di cottura e uniformità di cottura, salatura, equilibrio del gusto, persistenza aromatica e tipicità, illustrazione del piatto.
Ha vinto Alessio Zamboni, studente di Salò, che coadiuvato da papà Fausto, ha preparato lo spiedo perfetto, ottenendo il punteggio più alto assegnato nelle cinque edizioni del concorso: 91,60 punti.
Seconda posizione per Zanelli Elisa, anche lei salodiana (89,20 punto).
Sul terzo gradino del podio Andrea Pettini di Tremosine (81 punti), già vincitore nel 2017.
Meritsano di essere ricordati anche gli altri studenti partecipanti (tutti gli spiedi erano davvero buoni! fidatevi): Paolo Bertelli di Gargnano, Matteo Zendri di Gavardo, Christian Cedenella di Gavardo, Sara Righetti di Gardone Riviera, Kevin Tolentini di Vobarno, Silvia Baratti di Toscolano Maderno, Antonio di Domenico di Gavardo.
Il concorso, alla quinta edizione, è stato promosso dal dirigente scolastico Venceslao Boselli con l’organizzazione del prof. Francesco Muscetta, convinto che un futuro chef, soprattutto se bresciano, debba anche saper preparare a regola d’arte lo spiedo, il re indiscusso della cucina locale. Gli spiedi sono stati giudicati da una giuria di esperti, capitanata dallo chef Virgilio Dondelli; gli altri componenti: Gianantonio Tognoni, Vincenzo Silvestri, Claudio Mazzacani, Diego Tiboni, Alberto Pelizzari, Cesare Filippini.
L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è «valorizzare la qualità dei nostri prodotti locali, istruire gli allievi alla promozione del nostro piatto più tradizionale e tramandare ai futuri operatori enogastronomici i metodi di preparazione dello spiedo bresciano».