Il Museo della Carta riapre con Fantastico Garda
TOSCOLANO - Con la presentazione della raccolta di favole illustrate Fantastico Garda di Simona Cremonini, riapre al pubblico uno dei gioielli museali del territorio bresciano, il Museo della carta in Valle delle cartiere.
L’antica cartiera di Maina a Toscolano Maderno è dal 2007 un centro culturale che offre le sue innumerevoli iniziative culturali ad un pubblico sempre più eterogeneo.
Dopo la consueta chiusura invernale il museo riapre sabato 24 marzo alle 16.
Nei suoi spazi, è possibile ripercorrere la storia della carta, dal Medioevo fino al 1962, anno di chiusura dell’ultima fabbrica nella valle. Un museo che racconta sia il processo produttivo, attraverso manufatti e macchinari ancora funzionanti, sia rare curiosità legate alla stampa con una esposizione a di libri stampati dall’illustre tipografo Alessandro Paganini a Toscolano nella prima metà del Cinquecento.
Il museo, sotto la guida del direttore Lisa Cervigni, negli ultimi anni ha preso un nuovo slancio vitale. Negli antichi spazi della cartiera, accanto all’esposizione permanente, si allestiranno fino a ottobre eventi temporanei, che offriranno uno sguardo sull’arte visiva di giovani talenti ma anche mostre che svelano aspetti inediti del passato, attraverso documenti provenienti dagli archivi storici che raccontano particolari inediti della Valle delle Cartiere e della sua storia plurisecolare.
Ad accompagnare l’apertura al pubblico sarà la mostra delle tavole illustrate del libro Fantastico Garda di Simona Cremonini. Ventisei e oltre sono le creature fantastiche che compongono il saggio-bestiario illustrato del lago di Garda. il libro, un vero e proprio percorso magico attorno al Benaco, tra testi e disegni, ricostruisce il mondo sovrannaturale e meraviglioso del Piccolo Popolo, delle creature, degli animali fantastici e dei personaggi straordinari che fanno parte delle tradizioni locali e che sono collegati ai vari luoghi del lago.
Fra le coste del Garda, i suoi antri, le colline, i numerosi immissari e l’emissario Mincio, i paesini e le città del lago, “Fantastico Garda” si muove tra figure che ammantano l’immaginario collettivo italiano ed europeo, come nani ed elfi, giganti e draghi, mostri e unicorni, creature al femminile come ninfe e sirene oppure anguane e matronae, nonché fra quelle figure tipiche ed esclusive del lago di Garda, come il bresciano Tomfador, le trentine Les Eguales e il veronese Grisot.
La mostra sarà visibile fino al 10 giugno e intende avvicinare anche il pubblico più giovane alla scoperta del museo. Infatti la proposta museale si arricchirà per tutta l’estate di laboratori destinati ai più piccoli in cui sarà Gatto, la nuova mascotte del museo, ad accompagnare i bambini e le loro famiglie in queste esperienze creative e piacevoli.
Info: Museo della carta, Via Valle delle Cartiere, Toscolano Maderno (BS) – Tel. 0365 641050 – 0365 546023, info@valledellecartiere.it, www.valledellecartiere.it, Facebook: museo della carta di Toscolano Maderno
Orari: dal 24 marzo al 30 giugno e dal 1 settembre al 7 ottobre tutti i giorni dalle 10 alle 18; dal 1 luglio al 31 agosto tutti i giorni dalle 10 alle 19; dal 13 ottobre al 28 ottobre solo sabato e domenica, dalle 10 alle 18.
Biglietti. intero: € 7,00; ridotto: € 5,00 (gruppi composti da minimo 20 persone, 6-18 anni, over 65)
Residenti nel Comune di Toscolano Maderno: € 3,00. Gratuità: disabili e loro accompagnatori, bambini di età inferiore ai 6 anni.
Il Museo della Carta di Maina Inferiore
Entrare nella Valle delle Cartiere, importante centro di produzione cartaria dal Medioevo al Novecento e oggi sito di archeologia industriale tra i più rilevanti d’Italia, é un’esperienza unica e inaspettata per chi arriva a Toscolano Maderno, località turistica viva e brulicante di turismo posta sulla riva bresciana del Lago di Garda.
Ci si addentra nella valle attraverso un’unica strada sterrata realizzata nell’Ottocento, che si imbocca lasciando la statale gardesana subito dopo il ponte sul torrente Toscolano, nei pressi del Municipio, e, dopo aver attraversato alcune gallerie scavate nella roccia, si lascia l’auto nel parcheggio di Quattroruote e si prosegue a piedi o in bicicletta, all’interno di uno scenario suggestivo e ricco di fascino, dove la natura lussureggiante, i resti delle antiche cartiere e l’acqua del torrente proiettano il visitatore in un mondo al di fuori del tempo.
Una tranquilla passeggiata di pochi minuti conduce al Museo della Carta, un’antica cartiera interamente ristrutturata e trasformata in sede espositiva e museale. Al suo interno si ripercorrono le tappe della storia della produzione cartaria attraverso un suggestivo percorso di visita che dal nucleo cinquecentesco della fabbrica, nel quale sono riprodotti macchinari e attrezzature caratteristici della produzione della carta dal XV al XIX secolo, si snoda nelle ampie sale superiori, dedicate all’evoluzione della produzione nelle prime fasi della Rivoluzione Industriale.
In esposizione anche reperti provenienti dagli scavi archeologici condotti nella Valle delle Cartiere e una collezione di libri stampati da Alessandro Paganini, illustre stampatore con bottega a Toscolano e Venezia nella prima metà del Cinquecento.
Oltre a eventi, convegni e mostre, il museo organizza laboratori didattici rivolti alle scuole e realizza, grazie alla collaborazione di un gruppo di volontari ex-lavoratori della cartiera di Toscolano, piccole partite di carta fatta a mano e dimostrazioni aperte al pubblico. In queste occasioni adulti e bambini scoprono, attraverso un’esperienza sensoriale emozionante e diretta, la tecnologia e la maestria che si nascondono in un semplice foglio di carta che prende forma lentamente sotto i loro occhi.
Il bookshop del museo offre la possibilità di acquistare la carta prodotta dai mastri cartai, gadget e numerosi altri prodotti legati al mondo della carta e alla Valle delle Cartiere.
Dopo la visita è possibile sostare presso il bar del museo e il suo grazioso giardino; in sottofondo il suono del torrente che mette in movimento il vecchio mulino che, oggi come allora, fa funzionare gli antichi macchinari all’interno del museo.
Un tuffo nel passato, per riappropriarsi del patrimonio storico e culturale collettivo ma, anche, per rilassarsi passeggiando indisturbati in mezzo alla natura.
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