Una stanza per gli incontri protetti
SALÒ – Alla Casa della Fraternità inaugurata una stanza per “incontri protetti” tra genitori e figli non conviventi. La struttura allestita grazie al contributo del club Soroptimist di Salò e dell’Alto Garda Bresciano.
Una stanza, accogliente e rassicurante, per gli incontri protetti tra genitori e figli minorenni non conviventi.
È il nuovo «Spazio incontro» allestito presso la Casa della Fraternità della Croce Rossa salodiana grazie anche al contributo decisivo del club Soroptimist di Salò e dell’Alto Garda Bresciano. Si tratta di uno «spazio neutro» che risponde alla necessità sempre più pressante di un luogo dove genitori e bambini che non vivono assieme – a seguito di separazione, divorzio conflittuale, affido o altre vicende di grave e profonda crisi famigliare – possano incontrarsi e intraprendere un percorso per ricostruire relazioni interrotte o mai iniziate.
Questo spazio, funzionale e con un bell’arredo a misura di bambino, si configura come un luogo «esterno», estraneo al conflitto ed equidistante tra le parti, protetto e vigilato grazie alla presenza di uno specchio unidirezionale (che consente di vedere dentro la stanza senza essere visti) e di un kit per registrare gli incontri, che avvengono sempre sotto la sorveglianza di un operatore.
Si tratta del secondo spazio di questo tipo disponibile nei comuni del Distretto socio sanitario 11 del Garda bresciano (l’altro si trova a Desenzano), ma è il primo dotato di specchio unidirezionale. «Uno spazio esclusivo di cui si sentiva la necessità», commenta Lorella Biancifiori, presidente del Soroptimist Salò Alto Garda Bresciano, che ha fatto propria la proposta della socia Rossana Damiani e si è attivato per trovare i fondi necessari alla realizzazione della struttura.
«Questa stanza – spiega Paolo Guglielmi, presidente della cooperativa La Sorgente, che gestisce le comunità alloggio di Salò – è l’esempio di come la collaborazione a più livelli possa far moltiplicare le risorse». A fare squadra, in questo caso, sono stati il club Soroptimist, la stessa cooperativa La Sorgente e l’azienda speciale Garda Sociale presieduta da Stefano Visconti, l’ex Fondazione Sig che dal 2008 gestisce in forma associata le attività dell’ambito socio sanitario dei Comuni del Garda Bresciano e che dal 2013 ha in carico la gestione delle comunità per minori insediate nell’immobile salodiano della Croce Rossa Italiana.
La nuova stanza per gli incontri protetti, generalmente disposti dall’autorità giudiziaria (Tribunale ordinario o Tribunale per i minorenni), «è uno strumento – conclude Guglielmi – a disposizione di tutti i servizi educativi che necessitano di osservazione, utile non solo per le attività della Casa della Fraternità di Salò, ma a disposizione dell’intero territorio».
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