Garda Uno, parte il progetto E-Way per car e scooter sharing
LAGO DI GARDA - Grazie alla prima tranche (150mila euro) di finanziamento ministeriale, può partire definitivamente il progetto “E-Way” di Garda Uno per una rete di car e scooter sharing nel territorio nel territorio gardesano.
Si mette in moto il progetto “E-Way” di Garda Uno. E’ pervenuta, infatti, la prima tranche di circa 150 mila euro del finanziamento decretato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, pari a 498 mila euro.
Val la pena ricordare che il progetto è stato presentato nel bando ministeriale denominato “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”.
Il 60% dei costi (498 mila euro) sarà finanziato dal MATTM, mentre il restante 40% (332 mila euro) sarà oggetto d’investimento di Garda Uno SpA, partner pubblico, che ha partecipato al bando insieme ad altri 13 Comuni: Lonato, Manerba, Moniga, Padenghe, Polpenazze, Puegnago, San Felice d/B, Salò, Sirmione, Soiano, Calcinato, Peschiera d/Garda in provincia di Verona, e Desenzano, quest’ultimo nelle vesti di capofila.
Si tratta, come sottolinea il direttore operativo della multiutility, Massimiliano Faini, “di un programma sperimentale nazionale casa-scuola e casa-lavoro, la cui graduatoria ministeriale ha visto l’inserimento del nostro progetto al 23° posto su 82 lavori presentati su scala nazionale”.
Lo studio, realizzato dal Settore Attività Produttive di Garda Uno, ha messo a punto una rete di car e scooter sharing per ottimizzare i percorsi casa-scuola e casa-lavoro, riducendo il numero di veicoli in circolazione e, in particolare, di quelli endotermici a favore della mobilità elettrica. Un progetto nato come prosecuzione ideale del programma “100% Urban Green Mobility”.
E ora che il progetto della multiutility gardesana può finalmente decollare, verranno realizzate le quattro stazioni, ciascuna delle quali a servizio sia di scooter che di auto entrambi full electric, situate nei comuni di Desenzano, Salò, Padenghe e Peschiera. “Presso gli stalli”, recita il progetto “saranno posizionate le colonnine di ricarica per le auto, mentre le prese per gli scooter saranno dotate di tettoia con un sistema di autorizzazione all’accesso collegato alla tessera di utilizzo che, a sua volta, sarà connessa ad un software in grado di gestire gli accessi degli utenti, le prenotazioni dei mezzi e il credito: il tutto tramite un applicativo utilizzabile da smartphone.
“L’innovativo programma, oltre che di ampio interesse per il territorio gardesano, avrà una forte valenza ambientale mirata al miglioramento della qualità dell’aria”, così il sindaco di Desenzano, Guido Malinverno e l’assessore all’ambiente, Paolo Formentini, entrambi del comune capofila, che plaudono all’iniziativa.
Per la mobilità casa-scuola è stato, inoltre, previsto l’acquisto di un pulmino elettrico attrezzato per il trasporto disabili che verrà impiegato come scuolabus per gli studenti della sede Anffas di Desenzano d/G.
Il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile avviato dal ministero dell’Ambiente ha visto la partecipazione di tutte le regioni italiane. La Lombardia è stata quella più virtuosa: sono stati infatti 12 i suoi progetti accettati e finanziati dal dicastero romano, per un importo complessivo di quasi 27 mln di euro su un totale di 166 mln e 623 mila euro stanziati. A ridosso della nostra regione, l’Emilia Romagna figura con 11 progetti complessivi e con 8 lavori il Veneto e la Toscana.
“E’ trascorso poco più di un anno dalla trasmissione del nostro progetto a Roma” conclude il presidente di Garda Uno, Mario Bocchio “e, grazie anche alla celerità del ministero, ora possiamo rendere esecutivo questo studio realizzato con fatica ed impegno dal nostro personale, al quale va il mio personale ringraziamento”.
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