Acquedotto di Limone: “supporto totale” dei 5 stelle al sindaco
LIMONE - Interrogazioni a livello parlamentare, mozioni in Consiglio regionale e iniziative pubbliche sul territorio. I grillini al fianco di Risatti nella sua battaglia contro la cessione dell'acquedotto ad acque Bresciane.
Sarà un supporto politico totale quello che il MoVimento 5 Stelle bresciano metterà in campo nelle prossime settimane per sostenere il Comune di Limone nella decisione di non cedere l’acquedotto comunale nelle mani di Acque Bresciane.
Una delegazione dei portavoce M5S composta dal portavoce alla Camera Claudio Cominardi, dal consigliere regionale Dino Alberti e dal consigliere comunale di Padenghe Andrea Paccagnella è stata ricevuta in mattinata dal primo cittadino Franceschino Risatti, che nei giorni scorsi si è detto pronto a ignorare la recente sentenza del Consiglio di Stato pur di mantenere l’impianto in mano pubblica. La linea dura di Risatti ha già incassato l’appoggio esplicito di Beppe Grillo.
“E’ stato un incontro estremamente proficuo – hanno commentato a margine Cominardi, Alberti e Paccagnella – Dagli elementi forniti risulta chiaro che in cinque anni di gestione in autonomia l’Amministrazione comunale è riuscita a raggiungere risultati e obiettivi quasi impensabili: contenere le tariffe, risolvere problemi infrastrutturali, pianificare investimenti, addirittura generare utili da centinaia di migliaia di euro all’anno: niente male per un Comune di poco più di mille abitanti”.
“Limone ha raggiunto risultati stupefacenti nonostante la disastrosa gestione ereditata da Garda Uno: dati e informazioni inesistenti o inaccessibili, infrastrutture abbandonate e malridotte, manutenzioni costose e di dubbia utilità, disagi per i cittadini”, commenta Alberti. “Prima il gettito della bolletta per la sola parte relativa all’acqua potabile era di 400.000 euro. Ora è raddoppiato senza rincari nelle tariffe. Anzi, numeri e bollette alla mano molti cittadini hanno potuto constatare una diminuzione del costo del servizio”.
“Durante l’incontro abbiamo acquisito numerosi documenti ed elementi che presto porremo all’attenzione del Consiglio Regionale e del Parlamento”, ha aggiunto Cominardi, “ma non ci dimentichiamo che i primi da informare saranno i cittadini bresciani che a ottobre, con il referendum consultivo indetto dal Comitato Acqua Bene Comune, saranno chiamati a dire la propria sulla gestione del servizio idrico”.
Leggi anche: “L’acqua del sindaco resti al sindaco” e “La battaglia dell’acqua di Limone sul blog di Beppe Grillo”.
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