Acqua al Norovirus, ordinanza anche per dieci utenze salodiane
SALO' - Dieci utenze sul territorio salodiano che attingono dalla rete di San Felice. Anche per loro divieto di usare l'acqua. Polemiche sull'ordinanza tardiva. Acque Bresciane: "Un disguido dovuto al mancato passaggio di informazioni".
Si allarga il fronte del divieto di utilizzare l’acqua per usi alimentari a causa della presenza di Norovirus nell’acquedotto di San Felice (leggi qui la notizia). Dopo Manerba, anche il Comune di Salò emette un’ordinanza per alcuni residenti allacciati all’acquedotto sanfeliciano.
La questione è stata sollevata dagli stessi residenti – una decina di utenze, tra cui una casa vacanze e un agriturismo – in via San Felice (nella foto sotto) e via Vallone della Scala, lungo la strada che dalla «rotonda del violino», a Cunettone, va verso Cisano.
Ieri pomeriggio, martedì 10, il Comune di Salò ha così emesso un’ordinanza specifica, dedicata ai soli utenti allacciati alla rete idrica del Comune vicino.
Ma è polemica per l’intervento tardivo. In municipio a Salò precisano: «È da vent’anni che il Comune non gestisce l’acquedotto, non sappiamo a quale rete sono allacciati i cittadini. C’è un ente gestore che se ne occupa».
Che è la società Acque Bresciane, recentemente subentrata a Garda Uno, che sulla questione ha diffuso la seguente nota:
«Nell’ambito di un lavoro importante di rilevazione delle reti (in fase di attuazione da diverso tempo e che richiede un notevole sforzo economico e tecnico) e di una bollettazione puntuale circa i punti di fornitura delle acque potabili, anche in considerazione dell’impegno massimo che la società sta impiegando per la situazione di San Felice d/B, abbiamo purtroppo riscontrato un mancato passaggio di informazioni rispetto alla situazione di alcuni residenti sul territorio di Salò che prelevano acqua dal Comune di San Felice d/b, ponendovi rimedio nel più breve tempo possibile, già in mattinata, in sinergia con il Comune di Salò, che ringraziamo della collaborazione, così come si ringraziano quei cittadini che hanno segnalato l’anomalia. A fronte di tale disguido, non rilevando alcune problematiche sanitarie collegate ad esso, la Società rimane a disposizione per eventuali chiarimenti».
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