Lavori sociali e tirocini: la Comunità Alto Garda e Ledro investe 472 mila euro
ALTO GARDA - Sono state 428 nel 2018 le persone che nell’Alto Garda e Ledro hanno fatto domanda all’Agenzia del Lavoro per accedere ai "lavori socialmente utili”.
Nel corso degli ultimi anni, a causa della crisi occupazionale che ha colpito anche la Comunità Alto Garda e Ledro, si è assistito ad un progressivo aumento del numero di richieste di inserimento lavorativo da parte di soggetti disoccupati, spesso deboli non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche con situazioni di svantaggio sociale che si sono rivolti alla Comunità e ai Servizi Sociali.
E così succede che la Comunità in qualche modo si è inventata anche datore di lavoro. Entrando in ambiti che non sarebbero strettamente di competenza propria, si è attivata creando lavori di pubblica utilità e sostenendo progetti di reintroduzione al mondo lavorativo a favore della collettività. Cercando di dare una risposta alla disoccupazione che porta sofferenze individuali e familiari e diventa criticità sociale, facendola diventare così una priorità di azione, come individuato nell’agenda del Piano Sociale della Comunità Alto Garda e Ledro 2017-2020.
La Comunità in particolare ha voluto dare una risposta soprattutto alle persone disoccupate appartenenti alle fasce deboli della popolazione, maggiormente soggette al processo di espulsione dal mercato lavoro per favorire il loro recupero lavorativo e sociale.
Sono state 428 nel 2018 le persone che nell’Alto Garda e Ledro hanno fatto domanda all’Agenzia del Lavoro per accedere ai “progetti per l’accompagnamento all’occupabilità attraverso lavori socialmente utili”, cioè all’Intervento 19 del Documento degli interventi di politica del lavoro 2015-2018, al quale possono iscriversi i disoccupati da più di 12 mesi con più di 45 anni, i disoccupati invalidi ai sensi della L.68/99, i disoccupati con più di 25 anni in difficoltà occupazionale in quanto soggetti a processi di emarginazione sociale o portatori di handicap fisici, psichici o sensoriali segnalati dai servizi sociali e/o sanitari, comprese le donne segnalate quali vittime di violenze e madri con nucleo monoparentale.
Dei 428 iscritti risultano in particolare n. 116 residenti ad Arco, n. 173 residenti a Riva del Garda, n. 48 residenti a Ledro, n. 43 residenti a Dro, n. 27 residenti a Nago Torbole, n. 17 residenti a Tenno e n. 4 residenti a Drena. Si registra un aumento costante anno dopo anno. E dietro ogni numero vi è una situazione personale e famigliare di estrema sofferenza.
Di fronte a questo scenario la Comunità si è data da fare, ad integrazione delle risposte attivate dai Comuni, ed ha finanziato con fondi propri mettendo sul piatto nel 2018: 257.108,90 euro (47.530,00 euro in più del 2017) con i quali ha attivato, in sinergia e con il concorso economico dell’Agenzia del Lavoro, nr. 3 progetti di Intervento 19: Riordino archivi, Abbellimento urbano e rurale compresa l’attività di manutenzione e pulizia delle isole ecologiche e un Progetto continuativo pluriennale che garantirà occupazione a nr. 11 donne per attività integrative alla domiciliarità (servizi di compagnia, accompagnamento, piccole commissioni…) a favore di oltre 50 anziani a domicilio residenti in tutto il territorio della Comunità. Per tali ultimi due progetti è posta attenzione alla collaborazione con i Comuni nella gestione complessiva a livello operativo delle iniziative, in modo che queste tipologie di intervento possano garantire il carattere della sovracomunalità. I progetti sono stati tutti avviati e proseguiranno fino a fine dicembre 2018, l’intervento pluriennale di compagnia agli anziani fino al 31 dicembre 2019 in via continuativa.
Oltre a tali progetti cofinanziati dalla Provincia, anche nel 2018 sono state ulteriormente potenziate le iniziative per il sostegno all’occupazione finanziate totalmente con fondi propri della Comunità attraverso l’utilizzo dei canoni ambientali, di cui alla legge provinciale 06.03.1998, n. 4 per un importo nel 2018 ammontante a euro 180.000,00. Nel 2018 si è dato lavoro con tale progetto a 24 persone a tempo pieno suddivisi in squadre nei cantieri individuati dal Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale della PAT sempre nell’ambito del territorio della Comunità Alto Garda e Ledro, per un periodo di 24 settimane, suddivisi su due turni.
Nel complesso dei progetti occupazionali la Comunità ha posto attenzione anche a garantire una proposta occupazionale a cittadini in svantaggio di tutti i Comuni afferenti il territorio della Comunità garantendo un lavoro a 41 persone. Non meno importanti sono da segnalare inoltre i tirocini occupazionali attivati dalla Servizi Sociali della Comunità in collaborazione con Fondazione Famiglia Materna, denominati “Grilli e Formichine”, progetto gestito con finanziamento della Comunità quale azione del “D.E.S”- Distretto dell’Economia Solidale. I tirocini sono attivati a favore di donne e uomini, in situazione di fragilità segnalati dal Servizio Sociale.
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