Quella tragica notte Koen van Keulen tornava verso il campeggio dove era in vacanza con la famiglia dopo una serata fuori con amici. Per evitare di essere investito dalle auto, camminava nell’erba, al di là del guardrail, lungo il tratto di Gardesana Orientale che costeggia la recinzione di Gardaland. Un tratto privo di banchina e di illuminazione. All’altezza della griglia del rio Dugale, in località Ronchi, tra Pacengo e Castelnuovo, il 17enne è caduto in un buco coperto dai rovi. Un salto di diversi metri che gli è costato la vita.
Una tragedia annunciata per molti cittadini, che hanno deciso di scendere in strada sensibilizzare le istituzioni «sul tema dell’estrema necessità di mettere in sicurezza una delle strade più pericolose della sponda veronese del lago di Garda» e per «dimostrare alla famiglia di Koen, ma anche per cercare di prevenire altre tragedie, perché la morte di questo ragazzo non sia stata vana».
È quanto hanno scritto i residenti alla Questura di Verona nella richiesta di autorizzazione allo svolgimento della manifestazione, proposta per venerdì 3 agosto alle 18.30.
In breve, ecco le richieste a Comune, Provincia e Regione Veneto:
La manifestazione è stata concessa “in forma stabile” (nessun corteo o catena umana sulla strada), a partire dalle 18,30 di oggi, venerdì 3. La gente potrà manifestare nel piazzale affacciato sulla gardesana all’altezza dell’Hotel Parchi del Garda, senza invadere la carreggiata o interferire con la viabilità.
Sono attesi tanti cittadini, ma anche alcuni amici olandesi del giovane scomparso e amministratori di Lazise, Castelnuovo e Peschiera.
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