Salò, rinasce il piccolo Parco delle Rimembranze
SALÒ – Intervento da 67mila euro per ripulire il "Parco delle Rimembranze", area verde progettata all'inizio del '900 per i primi turisti e così chiamata da Gabriele d'Annunzio. Lavori in primavera.
Abbandonato e inaccessibile, dimenticato da tutti, a dispetto del nome suggestivo che gli venne dato dal poeta Gabriele d’Annunzio. Il Parco delle Rimembranze si appresta a rinascere.
È un triangolo verde di 2.817 metri quadrati chiuso tra la Gardesana a nord e viale Landi a sud. Un tempo era la porta d’ingresso settentrionale della città. Venne realizzato nei primi decenni del ‘900, concepito come luogo naturale in cui i turisti potessero rigenerarsi e riposarsi al rientro dalle escursioni sul monte San Bartolomeo.
Presentava un’importante scala di accesso (ancora la si intuisce tra i rovi) che conduceva a piccoli viali che si snodavano tra i muri di contenimento in pietra. Negli anni, a causa della sua collocazione tra due arterie stradali in cui il traffico automobilistico si è fatto via via più intenso, il parco ha subito la sottrazione di aree per l’allargamento delle carreggiate o, più recentemente, per la realizzazione della galleria di accesso in direzione sud della Gardesana, che passa proprio sotto l’area verde.
Da qui il progressivo abbandono e degrado. Ma il suo potenziale storico e ambientale ne fanno un’area meritevole di recupero e conservazione. L’area, di recente fatta oggetto di un censimento quantitativo e qualitativo degli alberi presenti, presenta ancora una buona dotazione vegetazionale, con presenza di cedri, cipressi e altre essenze, ma versa in una situazione di profondo degrado.
Il progetto di recupero predisposto dal Comune prevede la pulizia generale dell’area, il controllo e l’eventuale taglio delle piante malate, la potatura degli alberi di grandi dimensioni (soprattutto cedri e cipressi), il rinfoltimento con la posa di altri cipressi nell’area più pianeggiante e di carpini nell’area più acclive per un totale di 30 essenze, nonché la formazione di una siepe di protezione di 127 metri lineari nella parte sommitale, lungo la Statale 45 bis.
Il tutto per una spesa di 67mila euro, che in parte sarà finanziata con il Fondo Aree verdi di Regione Lombardia, tassa di scopo introdotta a compensazione dello sfruttamento della risorsa suolo, che ha permesso a Salò di incassare risorse per oltre 57mila euro.
I rimanenti 10mila euro saranno finanziati direttamente dal Comune. Grazie alla sua localizzazione urbana, «questo spazio verde – si legge nel progetto – può potenzialmente assumere un valore multifunzionale, ovvero sotto il profilo naturalistico rappresenta un significativo punto di appoggio per l’avifauna, inoltre manifesta una potenziale vocazione per la fruizione da parte di cittadini e turisti». I lavori avranno luogo nella primavera del 2019.
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