Quattro nuovi nati portano scompiglio al Parco Natura Viva
BUSSOLENGO - Nella pianura d'Africa al Parco Natura Viva sono nati da appena un mese quattro piccoli gnu - in sincronia, come si conviene a questa specie - e la tranquillità non è più quella di prima per lichi del Nilo, buoi dei Watussi, giraffe e orici dalle corna a sciabola che vivono con loro.
Seminano vivacità e scompigliano l’indolenza ferragostana della pianura d’Africa, al Parco Natura Viva, lanciandosi nei primi galoppi tra lichi del Nilo, giraffe e buoi dei Watussi.
Sono quattro e danno un gran da fare alle loro mamme, che non li perdono mai di vista: i piccoli gnu, sgraziati e buffi, hanno compiuto appena un mese al Parco Natura Viva di Bussolengo ma mostrano già il piglio di chi è abituato dall’evoluzione a dover correre molto presto, sin dai primi giorni dopo la nascita.
In Africa meridionale, dal Kenya alle regioni orientali della Namibia, gli gnu sono noti per le loro incredibili migrazioni in mandrie che raggiungono il migliaio di esemplari e che si spostano anche alla velocità di 80 chilometri orari.
E’ la ricerca dell’acqua a muovere le grandi migrazioni di questa specie in declino, che deve fare i conti con la riduzione dell’habitat e delle risorse causata dall’espansione delle attività umane.
“Gli gnu sono animali molto sociali, che sincronizzano le nascite per poter proteggere i piccoli all’interno della mandria”, spiega Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva. “Durante gli spettacolari spostamenti ciascuna madre riconosce il proprio piccolo attraverso l’odore, grazie al legame che si crea nei primi giorni di vita. Tra le femmine c’è una gerarchia ben definita che stabilisce tempi e modalità per l’accesso al cibo: dei quattro piccoli nuovi arrivati tre sembrano inseparabili mentre il quarto deve seguire la propria mamma, che si tiene ai margini del gruppo. Quando poi la presenza costante di acqua e di cibo non rende necessaria la migrazione, i piccoli, tra una corsa e l’altra, possono dedicarsi al gioco”, prosegue Sandri.
E il gioco preferito dei nuovi arrivati appare senz’altro il “testa-contro-testa”. “A nessuno di loro sono ancora spuntate le corna ma i piccoli già simulano l’atteggiamento tipico che consente di regolare ruoli e dominanze, lasciandosi andare ad un riposino ristoratore quando la lotta diventa troppo stancante”.
C’è qualcun altro che vorrebbe prendere parte ai loro giochi, ma non può far altro che stare a guardare: un piccolo lichi del Nilo li osserva e attende che arrivino compagni di gioco anche per lui.
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