Sarà una ghiotta occasione per scoprire la storia e il fascino di quest’area archeologica in cui si ammirano i resti di una lussuosa villa risalente al I secolo d.C., abitata sino alla prima metà del V secolo, data della sua distruzione.
Era una delle più belle ville del lago per le caratteristiche architettoniche e la ricchezza dell’apparato decorativo. Si sapeva della sua esistenza sin dal XV secolo, ma solo alla fine dell’Ottocento furono compiuti i primi scavi per capire che si trattava proprio di una grande villa d’epoca romana.
Gli scavi ripresero solo nel 1967 e sono proseguiti a più riprese fino a campagne recenti. Grazie al ritrovamento di un’iscrizione con dedica di Marco Nonio Macrino alla moglie si è potuto stabilire che l’edificio apparteneva ai Nonii Arii, una delle più importanti famiglie bresciane.
Marco Nonio Macrino fu console nel 154 d.C., proconsole d’Asia e amico dell’imperatore Marco Aurelio.
Secondo quanto riportato sulle iscrizioni presenti nel monumento funerario venuto alla luce nel 2008 sulla via Flaminia in località Due Ponti a Roma, era originario di Brescia, appartenente alla facoltosa e potente famiglia dei Nonii, sposato ad Arria e gli è pure attribuita la proprietà di una grande villa a Toscolano Maderno, sulla sponda bresciana del lago di Garda. Durante la sua vita ha ricoperto non solo il ruolo di Comes dell’imperatore romano, Marco Aurelio, ma anche quello di proconsole delle province romane di Asia, Pannonia inferiore (attorno al 153-154) e Pannonia superiore (tra il 159 ed il 161).
Qualcuno ha paragonato la vita del generale a quella del personaggio di fantasia “Massimo Decimo Meridio“, protagonista del film di Ridley Scott “Il gladiatore”, per via delle somiglianze tra le carriere politico-militare e della coincidenza con il periodo storico di appartenenza.
Nella realtà non fu Marco Nonio Macrino ad ispirare il personaggio di fantasia Massimo Decimo Meridio, e inoltre, sebbene sia il generale romano che il personaggio interpretato da Russell Crowe avessero agito nello stesso periodo e avessero caratteristiche comuni come l’essere graditi e ben conosciuti dall’Imperatore Marco Aurelio, il primo ebbe una carriera di successo e morì da benestante, il secondo invece perse la sua famiglia e venne ridotto in schiavitù.
Il 22 e 23 la villa sarà aperta dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; le visite guidate sono in programma alle 10.15, 11, 15.15, 16 e, solo il sabato, anche alle 17.15.
Domenica 23 alle 16.45 nella villa sarà inoltre messo in scena il monologo di Pino Casamassima «Il canto delle sirene – Odissee sul mare per Itaca», con musiche di Pericle Odierna. Ingressi, visite e spettacolo sono gratuiti.
Per informazioni rivolgersi all’ufficio comunale del turismo: 0365.546023, turismo@comuine.toscolanomaderno.bs.it.
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