Pubblichiamo integralmente la presa di posizione del Movimento 5 Stelle di Desenzano.
“Apprendiamo dai giornali di questi giorni che la direzione provinciale PD, con un abile colpo di mano, avrebbe finalmente dato indicazione ai propri elettori affinché votino SI all’imminente referendum per l’acqua pubblica che si terrà il 18 novembre nella nostra provincia, quando in questi anni hanno sempre sostenuto il contrario, come riportato anche in un documento diffuso alcuni mesi fa a tutti gli amministratori locali dai vertici provinciali.
Referendum provinciale che, ricordiamolo, dopo il risultato inequivocabile del referendum nazionale del 2011 in favore dell’acqua pubblica, si era reso necessario proprio a causa del ripetuto tentativo da parte degli amministratori locali PD in compagnia di buona parte dei colleghi di centrodestra, di traghettare l’attuale sistema di gestione del ciclo idrico integrato verso un gestore unico di tipo misto pubblico-privato in cui quest’ultimo sarebbe subentrato con quote di poco inferiori al 50%, consegnando di fatto le chiavi del futuro dell’acqua pubblica in provincia di Brescia a qualche multinazionale in cerca di affari sicuri e profitti garantiti.
E’ proprio il caso di dirlo, a volte l’ipocrisia supera la fantasia, sarebbe bastato che questi amministratori in questi anni avessero ascoltato le centinaia di appelli e richieste da parte dei cittadini, dei comitati, dei partiti a favore dell’acqua pubblica come il Movimento 5 Stelle, ed oggi non ci sarebbe bisogno di fare un referendum dove, a quanto pare, anche gli stessi detrattori si recheranno per votare SI, si sarebbero sicuramente risparmiati dei soldi e tanta fatica.
Cosa non si fa per salvare quel poco di credibilità ancora rimasta, da parte di una sinistra che negli ultimi anni si è sempre dimostrata molto più attenta alle richieste dei grandi gruppi di potere, piuttosto che agli interessi dei cittadini. Anche a Desenzano il PD locale non è stato da meno, negli ultimi 5 anni in tante occasioni sono state respinte con determinazione le nostre istanze in cui si chiedeva di opporsi alla forma di gestione mista pubblico-privata, ultima solo in ordine di tempo la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle ad agosto dello scorso anno in cui si impegnava il Consiglio a sostenere l’indizione del referendum, che venne respinta con l’astensione in blocco della maggioranza e il voto contrario dei Consiglieri di minoranza PD.
Chissà se anche loro avranno cambiato idea e andranno a votare SI il 18 novembre prossimo, ce lo auguriamo. Tuttavia come sappiamo, essendo il referendum di tipo consultivo, è fondamentale che oltre a una schiacciante vittoria del SI si registri anche una grande affluenza, che dimostri ancora una volta che i cittadini credono in un futuro pubblico per la gestione della nostra risorsa più preziosa, lontano dai profitti e dagli interessi delle grandi multiutility nazionali e internazionali. Il 18 novembre andiamo a votare SI all’acqua pubblica!
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