Adam Krzystof Pawlik, un sub esperto, titolare di un centro di immersioni in Polonia, a Katowice, dove viveva, si era immerso nel pomeriggio di sabato scorso, 13 ottobre, nelle acque di Limone. Da allora nessuno l’aveva più visto.
Il sub 50enne polacco era sul Garda con un gruppo di amici sub per tentare di raggiungere profondità record, oltre i 300 metri.
Sabato si era immerso da solo, ma a tarda sera, quando i suoi compagni non l’hanno visto tornare, hanno dato l’allarme.
Da domenica nell’alto lago erano all’opera Vigili del Fuoco, Guardia Costiera e Volontari del Garda. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Riva e Milano e quelli dei volontari hanno cercato a lungo in profondità. Le acque sono state scandagliate anche con l’utilizzo di un rov subacqueo dotato di sonar.
Il copro di Adam Krzystof Pawlik è stato individuato dai Volontari del Garda a 284 metri di profondità. Il ritrovamento attorno alle 15, grazie al sonar dei Volontari del Garda che ha individuato il corpo del subacqueo, non lontano dal luogo di immersione.
Le ricerche degli ultimi giorni si erano concentrate in profondità con l’impiego congiunto di sommozzatori e di apparati strumentali dei Vigili del Fuoco di Trento e di Milano e dei Volontari del Garda per arrivare a scandagliare anche i punti in cui il fondale si abbassa oltre i 300 metri sotto la superficie.
Sono intervenuti sul posto per coadiuvare al recupero la motovedetta della Guardia Costiera CP 703 e la squadra nautica della Polizia di Stato di Riva.
Le indagini sono ora affidate ai Carabinieri di Limone.
Grazie al lavoro delle forze in campo il corpo del povero sub potrà essere restituito ai familiari.
È il terzo sub polacco a perdere la vita in poco più di un anno nelle acque del Garda. Un destino triste che era già toccato a Darius Pawlusz, il 9 giugno del 2017, e a Waclaw Lejko, il 22 settembre dello scorso anno.
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