Caso di febbre dengue sull’alto Garda: oggi la disinfestazione

ARCO - È stato segnalato un caso di dengue, malattia infettiva tropicale, in un arcense rientrato da un viaggio all’estero.

Il vettore principale della malattia è un tipo di zanzara (Aedes aegypti) non presente nel territorio provinciale trentino, anche se in misura minore c’è la possibilità di trasmissione attraverso la zanzara tigre (Aedes albopictus, nella foto sopra).

In base alle linee guida del Ministero della salute l’Apss in accordo con il Comune di Arco ha pertanto previsto la disinfestazione cautelativa della zona in cui risiede la persona colpita, un’area di Bolognano, così da limitare la diffusione, che è in corso dalle ore 5 di oggi, venerdì 19 ottobre.

La dengue è una malattia infettiva trasmessa solo tramite le punture di zanzara; non si trasmette mai direttamente persona a persona e normalmente ha un decorso benigno, con una fase febbrile che dura circa una settimana e una terapia di tipo sintomatico che serve soprattutto a ridurre la febbre e i dolori muscolari; in alcuni casi, però, la malattia può presentarsi come febbre emorragica con emorragie anche gravi in varie parti del corpo.

La malattia è pressoché assente in Italia e nel Trentino, tuttavia è molto frequente in alcune aree del pianeta, per cui non è raro il riscontro di persone che contraggono la malattia nei paesi delle aree a rischio e che sviluppano i sintomi al rientro dal loro viaggio.

L’intervento di disinfestazione prevede l’utilizzo di prodotti ad azione insetticida che non rappresentano un rischio per le persone e per gli animali da affezione. È comunque raccomandabile, a titolo precauzionale, chiudere le finestre della propria abitazione durante l’intervento ed evitare l’ingresso nei parchi di persone e animali per un periodo di circa 5-6 ore dopo la disinfestazione.

È bene ricordare che per limitare il proliferare della zanzara tigre, come di altre, è importante la collaborazione della cittadinanza nella gestione delle riserve d’acqua presenti nelle abitazioni e nei giardini privati (ad esempio vasche, fontane o sottovasi) attraverso l’uso di prodotti larvicidi da utilizzarsi una volta a settimana, per circa tre settimane.

 

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