Dopo aver denunciato la presenza di acqua rossastra e schiuma sulla battigia di Rivoltella (leggi qui), Il WWF Bergamo-Brescia lancia un preoccupante grido d’allarme. Lo riportiamo.
“Il surriscaldamento globale con la complicità dell’inquinamento favorirebbero il proliferare di alghe nei nostri laghi; dal 2006 la temperatura del lago di Garda si è alzata di un grado. Può sembrare una piccolezza ma gli esperti ci dicono che questo provoca cambiamenti con inevitabili problemi.
Il ricercatore della Fondazione Edmund Mach San Michele all’Adige Nico Salmaso, famoso limnologo che con altri 63 esperti ha studiato il problema, ci spiega che fino al 2006 l’aumento della temperatura è stato interrotto da parziali raffreddamenti naturali che tenevano un costante processo vitale che esiste da sempre e cioè le acque di superficie raffreddandosi accumulano peso e scendono in profondità facendo risalire quelle profonde. Da 12 anni purtroppo le acque del lago di Garda non si “mescolano” più ed il lago è “fermo” così da accusare problemi di riossigenazione e di qualità delle acque.
“Dobbiamo sapere che il Garda si trasformerà in un grande bacino di acqua potabile” conferma l’esperto, perché con i cambiamenti climatici avremo sempre più bisogno di questa importante risorsa, per questo il lago di Garda deve rimanere potabile e pertanto deve essere evitata la proliferazione delle alghe dovute al surriscaldamento e alla presenza di fosforo e azoto (scarichi fognari).
Molte alghe rappresentano un grave problema di salubrità delle acque dolci e non, con ripercussioni anche allarmanti sia per gli ecosistemi che per la salute dell’uomo. Ricerche della Nasa e della Science Foundation statunitense, confermano il pericolo di avvelenamento da alghe tossiche dovute al riscaldamento delle acque dei laghi e all’aumento di inquinanti. Nel nostro Paese sono già centinaia i casi di intossicazione e avvelenamento da alghe tossiche; dai laghi ai mari il proliferare di questi elementi è costantemente monitorato e si spera in soluzioni di miglioramento con investimenti sulla depurazione delle acque strettamente correlate al sistema delle reti fognarie cittadine.
In particolare, tornando alla situazione del lago di Garda – conclude il WWF – è importante sollecitare le pubbliche amministrazioni e tutti gli organi preposti alla tutela dell’ambiente affinché si impegnino e si attivino nell’adozione di comportamenti utili al contenimento del surriscaldamento del pianeta e si attivino inoltre nella pianificazione urgente di opere per la messa a norma delle reti fognarie e in sistemi di depurazione ecosostenibili, per la salvaguardia di tutto il sistema lacustre”.