Non siamo l’unica specie animale in grado di ingegnarsi a risolvere un problema impiegando degli utensili, né siamo l’unica ad apprendere nuove conoscenze osservando quello che fanno gli altri.
Dal folto delle foreste africane, gli scimpanzé hanno già dimostrato di saper bere utilizzando le foglie come fossero bicchieri o di spaccare gusci della frutta servendosi di sassi come fossero martelli.
Ma quando in un gruppo nessuno dei nostri cugini più prossimi conosce l’utilità di una cannuccia per bere del succo, le modalità di apprendimento riservano molte sorprese.
Fino a stabilire che il titolo di esemplare “più zuccone” venga sorprendentemente guadagnato dal maschio dominante: lo studio è del Parco Natura Viva di Bussolengo in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Parma e i protagonisti sono 11 scimpanzè.
“Abbiamo proposto ai nostri esemplari alcuni contenitori pieni di succo di frutta, fissati ad una roccia. Sparpagliate nel reparto, alcune cannucce”, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva. “Volevamo capire chi fosse in grado per primo di infilare la cannuccia nel foro del coperchio e succhiarne il contenuto ma soprattutto, in che modo l’informazione si trasmettesse tra i membri della colonia”.
Un’impresa non scontata per uno scimpanzè, che già in natura esercita un comportamento simile, quando pesca o quando inserisce dei rametti all’interno dei termitai per estrarne succulente termiti.
“In questo caso però si è trattato di una complicazione perché non dovevano pescare il succo, ma succhiarlo dalla cannuccia: è stata Mary giovane della colonia, a risolvere per prima il problema, seguita da Peter. Poi, dall’osservazione attenta di loro due, la conoscenza si è diffusa agli altri 9 esemplari”.
E non senza una differenza sostanziale: “Sono stati proprio i più giovani ad aver osservato per un tempo prolungato gli individui capaci e dopo aver sperimentato a loro volta, hanno appreso più velocemente degli adulti. I quali invece – probabilmente certi di sapere già, senza che fosse loro necessario apprendere oltre – non osservavano gli altri e continuavano a pescare, riuscendo di tanto in tanto a recuperare nient’altro che qualche goccia che cadeva dalla cannuccia. Solo dopo diversi giorni anche i più grandi sono riusciti ad utilizzare in modo corretto la cannuccia e a bere finalmente, il proprio succo”.
Ultimo tra gli ultimi Kali, il maschio dominante, “il più zuccone di tutti”: proprio a lui che, investito da una ferrea gerarchia, alle risorse è dato accedere prima di chiunque. Che dimostrare prestanza fisica conti più di usare la “zucca”?
Halloween al Parco Natura Viva
Il Parco Natura Viva dedica una speciale promozione ai più piccoli: nei giorni 31 ottobre e dal 1° al 4 novembre 2018 i bambini in costume e truccati entrano gratis se accompagnati da un adulto pagante tariffa intera.
E poi, largo ai social: Istagram dedica un contest proprio alle zucche! Sarà sufficiente trovare la zucca all’interno del Parco, scattare la propria foto e condividerla sul proprio profilo con l’hastagh #lazuccasiamonoiPNV.
Il Parco condividerà ogni post e chi riceverà più “love” dal pubblico social entro l’8 novembre, riceverà 4 ingressi per il Parco Natura Viva per la speciale Apertura Invernale.
Ma non finisce qui: vivaci zucche arancioni saranno personalizzate e riempite per gli animali dallo staff , secondo i gusti e le esigenze di ogni specie. Orsi e miele, primati e frutta, predatori e spezie: combinazioni vincenti che impegnano gli animali anche per molto tempo, intenti a cercare, mangiare, rompere e giocare. Ma con l’aiuto dei bimbi vengono preparati anche altri arricchimenti a tema: se per le scimmie si gioca su curiosità e ghiottoneria nascondendo gelatine di frutta tra la paglia, i profumi forti dedicati alle zucche di leoni e crisocioni sono per stimolare negli esemplari l’olfatto e il gioco di gruppo.
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